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giovedì 18 marzo 2010
Consigli investimento: "Bear Stearns é ottima!"
L’11 marzo 2008, un ascoltatore della CNBC, un network americano che si occupa di borsa e finanza, scrive una email alla rubrica MAD MONEY: “Dovrei essere preoccupato sulla liquidità di BEAR STEARNS e uscire quindi dalla mia posizione?”. Il conduttore, Jim Cramer, risponde con assoluta convinzione “BEAR STEARNS è ottima”. E poi “Non va venduta”. Il giorno in cui va in onda la trasmissione BEAR STEARNS (una banca di investimento e brokeraggio finanziario) quotava 62,67 USD. Sei giorni dopo BEAR STEARNS crollava letteralmente alla borsa americana. La società venne venduta successivamente a JP MORGAN CHASE, nel maggio del 2008, per meno di 10 USD per azione dopo una prima offerta iniziale di 2 USD. Meno di un anno prima la società quotava 133 USD per azione.
lunedì 8 marzo 2010
Richard Dennis. Consigli ai giovani trader
Molte persone che vogliono iniziare a fare trader scrivono: “Ma cosa mi consigliate visto che sto iniziando a fare trading sui mercati finanziari?”. Rispondiamo con le parole di Richard Dennis, il cui pensiero è riassunto nell’intervista rilasciata a Jack D. Schwager e pubblicata in “Market Wizard”: “E’ consigliabile iniziare con un capitale limitato perché quello iniziale sarà il momento in cui si avranno le performance peggiori della propria vita. Imparare dai propri errori. Non lasciarsi ingannare dalle fluttuazioni del tuo portafoglio. Prima di eseguire le operazioni studiare attentamente cosa si sta facendo”
venerdì 30 ottobre 2009
Il consiglio di un veterano di borsa
“Non pensare a quello che farà domani il mercato azionario, se tra un mese salirà o scenderà, oppure a cosa succederà tra un anno. L’andamento della borsa sfugge assolutamente al nostro controllo. Concentrati su cosa farai tu se il mercato dovesse arrivare ad un determinato livello”
E’ il consiglio di un operatore che opera in borsa da quando aveva i calzoni corti. Molti farebbero bene a seguirlo. Il problema è che invece siamo bombardati da previsioni da tutte le parti. Molti investitori vengono influenzati dalle stesse, spesso in maniera deleteria, con conseguenze devastanti per i loro portafogli.
E’ il consiglio di un operatore che opera in borsa da quando aveva i calzoni corti. Molti farebbero bene a seguirlo. Il problema è che invece siamo bombardati da previsioni da tutte le parti. Molti investitori vengono influenzati dalle stesse, spesso in maniera deleteria, con conseguenze devastanti per i loro portafogli.
lunedì 6 luglio 2009
Le previsioni dei guru negli investimenti in borsa
In alcuni casi sui maggiori giornali finanziari internazionali, alcuni “guru” dell’economia e della gestione investimenti scelgono i titoli che fanno parte del loro ipotetico portafoglio azionario. Succede anche sul Wall Street Journal dove però viene costruito un portafoglio “alternativo” facendo tirare, da un giornalista economico, le freccette sulla pagina dove sono pubblicate le quotazioni dei titoli. Passato un certo periodo vengono confrontati i rendimenti dei due portafogli. Spesso il portafoglio “freccette” batte il portafoglio dei “guru”.
Conclusione:
a) Fare previsioni in borsa è possibile ma è anche molto facile sbagliare. Quando si sbaglia però bisogna ammettere l’errore uscendo da quel titolo chiudendo velocemente la posizione in perdita. Non tutti lo fanno.
b) Non vi fidate dei consigli dei “guru”. Se dovete sbagliare allora fatelo con il vostro cervello. I “guru” fanno i guru, tanto i soldi sono degli altri. E ricordatevi che due premi nobel hanno fatto fallire il fondo LTCM;
c) La scelta dei titoli da tenere in portafoglio è solo una delle componenti per ottenere buoni risultati nella gestione dei portafogli azionari. Altrettanto lo sono il timing di entrata e di uscita dalle singole posizioni, quanto investire sulla singola posizione, ecc.
Conclusione:
a) Fare previsioni in borsa è possibile ma è anche molto facile sbagliare. Quando si sbaglia però bisogna ammettere l’errore uscendo da quel titolo chiudendo velocemente la posizione in perdita. Non tutti lo fanno.
b) Non vi fidate dei consigli dei “guru”. Se dovete sbagliare allora fatelo con il vostro cervello. I “guru” fanno i guru, tanto i soldi sono degli altri. E ricordatevi che due premi nobel hanno fatto fallire il fondo LTCM;
c) La scelta dei titoli da tenere in portafoglio è solo una delle componenti per ottenere buoni risultati nella gestione dei portafogli azionari. Altrettanto lo sono il timing di entrata e di uscita dalle singole posizioni, quanto investire sulla singola posizione, ecc.
mercoledì 6 maggio 2009
Borsa: I consigli di investimento di Warren Buffett
“Le grandi opportunità d'investimento si manifestano quando aziende eccellenti si trovano in circostanze inusuali che provocano il deprezzamento delle loro azioni”. Da un'intervista a Warren Buffett attuale principale azionista della Berkshire Hathaway.
mercoledì 1 aprile 2009
Borsa: I consigli di investimento di Silvio Berlusconi
Dopo i consigli per l’investimento in borsa di Barack Obama vediamo cosa ha detto in materia di investimenti azionari Silvio Berlusconi. Il 9 ottobre 2008, a Napoli, il Presidente del Consiglio italiano intervenne sul crollo dei mercati azionari. “Dobbiamo essere più forti del panico e della follia: se si hanno delle azioni non bisogna assolutamente venderle, se invece abbiamo dei soldi liquidi io consiglio di comprare quelle azioni che valevano 10 un anno fa e che adesso valgono 2”. E poi “E’ il momento di comprare ENI e ENEL, perché le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore”. “Le azioni di ENI e ENEL ora sono sottovalutate perché sono aziende che continuano a fare utili e il prossimo anno presenteranno bilanci favolosi”. Il Presidente del Consiglio voleva sicuramente infondere un pò di ottimismo all’asfittico mercato azionario italiano che, solo in quella settimana, aveva perso oltre il -16%.
Ipotizziamo che un investitore abbia dato retta a questi consigli e che il giorno dopo avesse acquistato in asta di apertura quei titoli. Quali sono state da allora le performance dei titoli ENI e ENEL? I risultati sono indicati nella tabella sopraindicata. ENI dal 9 ottobre 2008 ha guadagnato il +7,11% mentre ENEL, malgrado un dividendo di 0,20 euro, ha avuto una performance negativa del -18,35%, in linea con l’indice MIBTEL che ha perso il -19,30%.
Meno male che il Presidente del Consiglio non ha consigliato di comprare anche azioni MEDIASET o MEDIOLANUM, aziende dove Berlusconi ha una quota rilevante, perché le perdite sarebbero state, alle quotazioni attuali, per i potenziali investitori, anche più alte.
In generale é impossibile prevedere l’andamento delle azioni. La borsa e i mercati finanziari si muovono a prescindere dalle dichiarazioni dei Presidenti, sia che si chiamino Silvio Berlusconi o Barack Obama.
Un quesito però lo voglio porre: tutti e due ci hanno detto quando acquistare ma nessuno dei due ci ha detto quando vendere e soprattutto quanto investire sui singoli titoli. Non sono questioni da poco. Anzi. Ne parleremo nei prossimi articoli.
Ipotizziamo che un investitore abbia dato retta a questi consigli e che il giorno dopo avesse acquistato in asta di apertura quei titoli. Quali sono state da allora le performance dei titoli ENI e ENEL? I risultati sono indicati nella tabella sopraindicata. ENI dal 9 ottobre 2008 ha guadagnato il +7,11% mentre ENEL, malgrado un dividendo di 0,20 euro, ha avuto una performance negativa del -18,35%, in linea con l’indice MIBTEL che ha perso il -19,30%.
Meno male che il Presidente del Consiglio non ha consigliato di comprare anche azioni MEDIASET o MEDIOLANUM, aziende dove Berlusconi ha una quota rilevante, perché le perdite sarebbero state, alle quotazioni attuali, per i potenziali investitori, anche più alte.
In generale é impossibile prevedere l’andamento delle azioni. La borsa e i mercati finanziari si muovono a prescindere dalle dichiarazioni dei Presidenti, sia che si chiamino Silvio Berlusconi o Barack Obama.
Un quesito però lo voglio porre: tutti e due ci hanno detto quando acquistare ma nessuno dei due ci ha detto quando vendere e soprattutto quanto investire sui singoli titoli. Non sono questioni da poco. Anzi. Ne parleremo nei prossimi articoli.
lunedì 16 marzo 2009
Borsa: I consigli di investimento di Barack Obama
“Comprare azioni é un buon affare se avete delle prospettive di lungo termine”. Lo ha dichiarato il Presidente degli USA Barack Obama in una recente conferenza stampa.
L’indice Dow Jones relativo ai 30 titoli industriali USA a maggiore capitalizzazione ha raggiunto di recente il minimo degli ultimi 12 anni. Il Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici, negli ultimi 10 anni ha perso circa il -75% del proprio valore. Per ritornare ai valori di Marzo 2000, ammesso che questo avvenga, deve risalire del +300% (vedi formula percentuale recupero del capitale).
Probabilmente il Presidente Obama voleva infondere un po’ di ottimismo agli investitori americani che in borsa hanno perso molti soldi. Non so cosa intendesse il Presidente USA per “prospettive di lungo termine” ma forse è stata semplicemente una dichiarazione suggerita da qualche consigliere economico che conosce poco la matematica.
L’indice Dow Jones relativo ai 30 titoli industriali USA a maggiore capitalizzazione ha raggiunto di recente il minimo degli ultimi 12 anni. Il Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici, negli ultimi 10 anni ha perso circa il -75% del proprio valore. Per ritornare ai valori di Marzo 2000, ammesso che questo avvenga, deve risalire del +300% (vedi formula percentuale recupero del capitale).
Probabilmente il Presidente Obama voleva infondere un po’ di ottimismo agli investitori americani che in borsa hanno perso molti soldi. Non so cosa intendesse il Presidente USA per “prospettive di lungo termine” ma forse è stata semplicemente una dichiarazione suggerita da qualche consigliere economico che conosce poco la matematica.
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