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martedì 15 giugno 2010

Borsa. Investimenti di lungo termine: FONDIARIA-SAI

Un gestore di fondi di investimento, in diverse occasioni, ha dichiarato in particolare la sua predilezione per gli investimenti di lungo termine sulle società assicurative ed in particolare per FONDIARIA-SAI. Questo professionista ha questo titolo in portafoglio da circa 8 anni acquistato a circa 19,00 euro.

A marzo del 2002 FONDIARIA-SAI quotava 19,45 euro. Il 12 marzo 2003 (Punto A) raggiunge 8,900 euro. In un solo anno un tracollo di oltre il -54%. Poi una salita inarrestabile fino a 40,000 euro (2 maggio 2007) con un guadagno impressionante del +350% (Punto B).

Da qui una discesa inarrestabile (Punto C) fino al livello di 8,150 euro (13 marzo 2009). Dai massimi del maggio 2007 una perdita del -80%. Poi una piccola ripresa e di nuovo un crollo a 7,645 euro (Punto D). Ieri FONDIARIA-SAI ha chiuso a 8,425 euro.

La perdita per il gestore di fondi è del -56%. Dopo questi numeri impietosi c’è spesso lo scatto d’orgoglio. “Si però ho incassato i dividendi”.

Dal 2002 al 2010 FONDIARIA-SAI ha distribuito dividendi per 5,960 euro. La perdita si riduce dal -57% al -26%.

Nonostante questi numeri il gestore di fondi è convinto di aver fatto "un ottimo investimento di lungo termine".

martedì 2 marzo 2010

I dividendi di SARAS


A leggere questi numeri sembrerebbe che quello in SARAS sia un ottimo investimento. Il rapporto dividendo / prezzo di SARAS é veramente buono. Questa però é una considerazione da ingenui perché il rendimento di un titolo azionario non comprende solo il dividendo ma anche il capital gain o, nel caso di SARAS, il capital loss. Sul tema dividendi e rendimenti dell'investimento in azioni é stato molto chiaro William O'Neill ed il suo testo "How to make money in stocks" lo dovrebbero leggere soprattutto quelli che pensano che il rapporto dividendo/prezzo sia un ottimo indicatore nella scelta di un titolo azionario.

martedì 12 gennaio 2010

I dividendi del titolo PIAGGIO

Questi sono i dividendi del titolo PIAGGIO degli ultimi tre anni. Dopo la quotazione in borsa del Luglio 2006 il titolo ha subito, dall’aprile del 2007 al marzo del 2009, un pesante crollo in borsa ma ha comunque distribuito dividendi. Il primo di 0,300 euro e gli altri due di 0,600 euro. Sul tema dividendi ci sono diverse interpretazioni ma il maggiore errore che un investitore possa commettere è quello di acquistare un titolo solo perché ha un rapporto dividendo/prezzo magari superiore a quello dei titoli di stato. La performance totale di un titolo azionario, va calcolata come capital gain o capital loss + la performance del dividendo. Sembra una considerazione banale ma molti investitori non la tengono assolutamente in considerazione perché spesso ho sentito dire che “l’azione ha avuto un rapporto dividendo/prezzo del 4%. E’ stato un’ottimo investimento”. Peccato che in borsa avesse perso il -70% del suo valore …

lunedì 2 novembre 2009

I dividendi di FASTWEB

Dopo aver esposto i dati di bilancio ed alcuni KPI di FASTWEB degli ultimi 5 anni, pubblichiamo ora i dati relativi ai dividendi. FASTWEB è stata molto generosa nella concessione del dividendo ai propri azionisti. Il rapporto DIVIDENDO/PREZZO è molto alto rispetto a quello di altre società quotate alla borsa italiana. Un elevato rapporto DIVIDENDO / PREZZO però non è sempre una buona ragione per acquistare un titolo. William O’Neill, uno degli operatori di borsa diventato una leggenda nella scelta delle azioni, parla di questo tema in “Market Wizard”. Il suo è un ragionamento originale, non condiviso da molti, ma sul mercato azionario bisogna studiare con attenzione e predente spunto da quello che dicono i trader che guadagnano denaro, non da quelli che lo perdono.

giovedì 1 ottobre 2009

FIAT: dividendi e riflessioni

Dal 2002 ad oggi il titolo FIAT ordinaria è passato dai 14,750 euro a 8,790 euro (chiusura di ieri). La performance totale del titolo (dividendi esclusi) è del -40,40%. I dividendi che FIAT ordinaria ha distribuito agli azionisti, dal 2002 al 2009, sono indicati nella tabella. Il totale è di 0,865 euro in 7 anni (sono qui esclusi i dividendi delle azioni risparmio e privilegiate). Calcolando anche i dividendi la performance del titolo rimane assolutamente negativa. Una totale delusione per chi ha scelto FIAT ordinaria con la logica del “cassettista”.

Molti investitori, sia piccoli che grandi, pensano che un alto rapporto DIVIDENDO / PREZZO sia un indicatore efficiente per scegliere un’azione. Nel libro “Market Wizard” William O’Neill, uno dei trader più famosi per le sue tecniche di “stock picking”, dice la sua sul tema dei dividendi. E’ una considerazione di “minoranza” ma in borsa bisogna prestare attenzione a ciò che dicono le minoranze perché la maggioranza è proprio quella che perde denaro.

mercoledì 30 settembre 2009

I dividendi di FINMECCANICA

Questi sono i dividendi di FINMECCANICA, la società che si occupa di difesa e aerospazio. Il gruppo, guidato da PierFrancesco Guarguaglini ha presentato in questi anni buoni dati di bilancio e sta attualmente attuando un'accorta politica di distribuzione dei dividendi ai propri azionisti. Nonostante il calo delle quotazioni avvenuto negli ultimi due anni, il rapporto dividendo/prezzo é in costante crescita. Il motivo probabilmente sta nel fatto che FINMECCANICA é una S.p.A. la cui maggioranza é di proprietà dello stato che, sempre alla ricerca di liquidità per le proprie esigenze di cassa, é ben felice di incassarne i lauti dividendi.

lunedì 28 settembre 2009

I dividendi di BULGARI

Dopo la pubblicazione dei dati di bilancio vengono sopra esposti i dati relativi ai dividendi del titolo BULGARI. Una politica accorta quella dei manager della società famosissima nel mondo dei gioielli e negli accessori di pregio: distribuire dividendi agli azionisti ma in una percentuale che non sia tale da compromettere gli investimenti che rappresentano da sempre il volano del business di BULGARI

martedì 30 giugno 2009

I dividendi di MEDIASET


Quelli sopraindicati sono i dividendi distribuiti ai propri azionisti da MEDIASET dal 2002 al 2009. L’ammontare totale è di 2, 700 euro. L’ultimo valore della tabella indica il rapporto DIVIDENDO/PREZZO, un indicatore molto usato dagli investitori per valutare il rendimento di un titolo. MEDIASET, specialmente negli ultimi anni, presenta un rapporto DIVIDENDO/PREZZO molto alto. Apparentemente MEDIASET ha concesso agli azionisti un ottimo rendimento. Nel 2009 addirittura tale valore è di 8,98%!

Si dimentica troppo spesso però che un’azione non è un’obbligazione e il rendimento globale dell’investimento azionario è dato dal capital gain (o capital loss) + i dividendi incassati. Nel caso di MEDIASET il rendimento globale per un investitore che avesse acquistato il titolo a inizio 2002 compresi i dividendi è del -29,30 %: una perdita molto consistente.

mercoledì 17 giugno 2009

ENI. Dividendi e performance azionaria

Negli ultimi anni il titolo ENI è passato dai 15,700 euro del marzo 2002 agli attuali 17,500 euro (chiusura di ieri). La performance totale del titolo (dividendi esclusi) è del +11,39%.

Il totale dei dividendi distribuiti agli azionisti della società petrolifera in questi anni è stato di 8,100 euro. Se calcoliamo anche i dividendi la performance totale del titolo ENI è del +63%, più o meno il 7% l’anno (ipotesi di dividendi incassati e non reinvestiti nel titolo). Una performance molto buona specialmente se viene paragonata alle pesanti perdite che hanno fatto registrare molti altri titoli quotati nella Borsa Italiana nello stesso periodo.

giovedì 4 giugno 2009

ENEL. Dividendi e performance azionaria

Negli ultimi anni il titolo ENEL è passato dai 6,530 euro del marzo 2002 agli attuali 3,640 euro (chiusura di ieri). La performance totale del titolo (dividendi esclusi) è del -35,88%.

I dividendi che ENEL ha distribuito agli azionisti, dal 2002 al 2009, sono elencati nella tabella di cui sopra. Il totale è di 3,870 euro in 7 anni.

Se calcoliamo anche i dividendi quindi la performance totale del titolo ENEL in 7 anni è del +15,01%, più o meno il 2% l’anno. Una performance non certo brillante ma sicuramente migliore di molti altri titoli quotati nella Borsa Italiana.

Dall’ultimo campo sulla destra della tabella si evince che ENEL stacca dividendi molto corposi ma, al contrario di come pensano molti investitori, un alto rapporto DIVIDENDO / PREZZO non è certo un indicatore efficiente per scegliere un titolo.

William O’Neil, uno dei trader più famosi per le sue tecniche di “stock picking”, sul tema dei dividendi è stato molto chiaro.

martedì 26 maggio 2009

Borsa. A proposito dei dividendi

In questo periodo molte società distribuiscono il dividendo. Su questo argomento ci sono molti falsi miti. Riporto il pensiero di William O’Neil, un trader di successo che si occupa esclusivamente di “stock picking” sui mercati USA, che ha illustrato il suo pensiero in un libro: “How to make money in stocks”. In un’intervista pubblicata su “Market Wizard” sostiene:

“Non c’è alcuna correlazione tra lo stacco dei dividendi e la performance di un titolo azionario. Infatti, tanto più alto è l’importo pagato per i dividendi, tanto più deboli saranno le potenzialità di una società, dato che questa dovrà pagare interessi più alti (alle banche) per rimpiazzare i fondi distribuiti per i dividendi. E’ da ingenui tenere azioni di società che stanno andando giù (in borsa) perché queste pagano buoni dividendi. Se un investitore incassa il 4% derivante dai dividendi e l’azione è andata giù del 25%, (l’investitore) avrà una perdita netta del 21%”.

Attenzione quindi ad acquistare un’azione solo perché quella società distribuisce buoni dividendi. Abbiamo raccontato di recente in un post su come molti comuni investitori considerino i dividendi quando devono effettuare una scelta di investimento.

La società di Warren Buffet, la Berkshire Hathaway, non distribuisce dividendi ma ha una performance borsistica impressionante.

giovedì 19 marzo 2009

ESPRESSO. La (relativa) importanza dei dividendi nelle scelte di investimento

Ho incontrato di recente un professionista che stimo molto, assolutamente competente nel suo campo, un vero luminare dell’architettura e del design, con un’intelligenza nettamente superiore alla media. Non sto quindi parlando di uno sprovveduto. Ne approfitto perché cercherò di analizzare uno degli aspetti su cui le persone hanno qualche errata convinzione: i dividendi.

Questa persona investe spesso acquistando titoli in Borsa e, tra le diverse operazioni, ha acquistato anche il titolo ESPRESSO nell’anno 2002 perché, parole sue, “è un’azienda ben gestita, ha un ottimo bilancio”. Per lui ESPRESSO era “un investimento per il lungo termine”, poi “soprattutto distribuisce ottimi dividendi”.

Il titolo è passato dagli iniziali 3,560 euro agli attuali 0,622 euro (chiusura di ieri). La performance totale (dividendi esclusi) è del -82,54%.

I dividendi che il Gruppo Editoriale ESPRESSO ha distribuito agli azionisti, dal 2002 al 2008, sono elencati nella tabella di cui sopra. Il totale è di 1,130 euro nei 7 anni. Se calcoliamo anche i dividendi quindi la performance totale è del -50,78%.

Per risalire ai valori di inizio 2002 il titolo deve crescere di circa il +100% (vedi formula della percentuale di recupero).

Di fronte ad una perdita così pesante, la sua considerazione finale è stata “si però ho incassato i dividendi. Nel 2008 ESPRESSO ha reso il +6,82%. Nessun titolo di Stato ha reso così tanto”.

Questo la dice lunga su come la pensano molte persone sui dividendi. Direi la maggior parte.

Le azioni non sono come le obbligazioni. Se un’azione il giorno X vale 100 e il giorno X+1 stacca un dividendo di 5, quel titolo vale 95 (cui va aggiunta la performance, positiva o negativa, del giorno X+1). In altre parole i dividendi sono già soldi vostri che le aziende decidono (per motivi vari) di distribuire agli azionisti. La quotazione di un’obbligazione invece non risente dello stacco della cedola.

Molti comuni investitori ancora non lo hanno compreso altrimenti non darebbero una così grande importanza al rapporto tra dividendo e prezzo.

PS – Nel calcolo della performance si ipotizza che i dividendi siano incassati e non reinvestiti nel titolo altrimenti la perdita sarebbe di gran lunga peggiore.