giovedì 15 aprile 2010
Correlazione tra intelligenza e successo nel trading
Victor Sperandeo, un trader di grande successo, racconta in una intervista pubblicata in “The New Market Wizard” che ha addestrato 38 allievi per insegnargli l’arte del trading. Uno di questi era stato bocciato alla scuola superiore ma era stato in Vietnam e, dopo un’esplosione di una granata, era stato colpito da una scheggia. Dopo quella esperienza aveva paura di qualsiasi cosa. Quando iniziò a fare trading era molto spaventato dalle perdite e quindi le tagliava molto velocemente. Questo si rivelò però il suo maggior fattore di successo nel trading. Un altro allievo invece era un vero genio a scuola ed aveva un QI pari a 188. Durante i colloqui di assunzione rispose in maniera perfetta a tutte le domande ma questa persona non fece profitti per i successivi 5 anni. Sperandeo scoprì che si poteva insegnare l’arte della conoscenza, ma il fattore di successo nel trading, non era l'intelligenza, ma la disciplina. Dei 38 allievi di Sperandeo solo 5 diventarono trader di successo nella gestione dei portafogli che furono loro assegnati. Tutti allievi con un livello medio intelligenza ma disciplinati nell’esecuzione degli ordini e di rigido controllo delle proprie emozioni.