giovedì 26 novembre 2009

Forza Relativa - Le azioni peggiori

Queste solo le azioni, tra quelle quotate all'interno del FTSE-MIB e FTSE-Mid Cap, che hanno i valori di Forza Relativa più bassi

mercoledì 25 novembre 2009

Forza Relativa - Le azioni migliori

Queste sono i 10 titoli, tra quelli quotati all'interno del FTSE-MIB e FTSE-Mid Cap, che fanno riscontrare i valori più alti di Forza Relativa

martedì 24 novembre 2009

Borsa. L'importanza della Forza Relativa

La Forza Relativa è uno dei criteri che può aiutare nell’individuazione di quelle azioni che tendono a performare meglio del mercato. Analizzando i valori di questo criterio è possibile individuare, su un arco temporale definibile a piacimento (di solito un trimestre o un anno), come si sta comportando un titolo azionario rispetto all’indice di borsa e quindi rispetto agli altri titoli.
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Un alto valore della Forza Relativa indica un titolo “leader” di mercato. Al contrario un basso valore indica un titolo “brocco” che quindi, nell’ambito della composizione del portafoglio, non vale la pena prendere in considerazione. L’incremento della Forza Relativa, calcolato rispetto al periodo precedente, è un altro ottimo indicatore sul comportamento del titolo rispetto all’indice.
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Secondo i dati delle chiusure di ieri, tra i titoli quotati alla borsa italiana, nell’ambito dei settori FTSE-MIB e FTSE-Mid Cap, il titolo che ha la forza relativa più alta è AMPLIFON con un valore di 397,4 mentre quello che fa riscontrare il valore più basso è TISCALI con 1,79.

lunedì 23 novembre 2009

Wall Street crash - La copertina del London Herald



Venerdì 25 Ottobre 1929: La copertina del "London Herald" sul crash di Wall Street. Il giorno precedente la borsa di New York aveva registrato una pesante perdita dell'indice Dow Jones. E' una copertina anticipatrice perché la settimana successiva, nonostante le rassicurazioni di economisti, politici e banchieri, il mercato azionario americano sarebbe letteralmente tracollato.
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Lunedì 28 Ottobre 1929: Dow Jones -12,82%
Martedì 29 Ottobre 1929: Dow Jones -11,73%
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Per non dimenticare ...

venerdì 20 novembre 2009

Una previsione di borsa del 1929

Martedì 22 ottobre 1929, Charles E. Mitchell, Presidente della National City Bank dichiarò: "Non mi risulta ci sia nulla di fondamentalmente negativo nel mercato azionario, nelle imprese e nella struttura creditizia ad esso relativa".

Una settimana dopo, il martedì 29 ottobre 1929, l'indice Dow Jones della borsa di New York, perse quasi il 12% del valore del mercato in una sola seduta. Il giorno precedente l'indice aveva perso un altro 10%. Nei successivi quattro anni gli investitori americani videro il valore dei propri investimenti ridursi di circa il 50%. L’indice Dow Jones tornò ai livelli precedenti il 1929 solo nel 1954. Ma molti “guru” continuano tuttora a considerare l’investimento in borsa come “per il lungo termine”.

giovedì 19 novembre 2009

Le caratteristiche di un trader di successo secondo Monroe Trout jr

"Un trader di successo é razionale, analitico, riesce a controllare le proprie emozioni, é pratico e orientato al profitto"

E' una frase di Monroe Trout Jr. Sconosciuto al grande pubblico. Una persona "low profile". Sembrano ovvietà o banalità. Sono soprattutto verità. Per chi non lo conoscesse, Monroe Trout Jr é uno che si é ritirato a vita privata a 40 anni dopo aver guadagnato con la sua società di investimenti (Trout Trading Management Co.) circa 900 mln di USD. Una sua intervista é stata pubblicata nel libro "The New Market Wizard". Adesso Monroe Trout si é trasferito con la famiglia alle Isole Bermuda.

mercoledì 18 novembre 2009

Seguire la tendenza: RISANAMENTO


Questo é il grafico del titolo RISANAMENTO negli ultimi 7 anni. Sono visibili prima una fortissima tendenza al rialzo da novembre 2003 a luglio 2007. Il titolo supera anche il livello di 8,5 euro. Poi il crollo dell'azione e quindi la presenza di una fortissima tendenza al ribasso che porta il titolo sugli attuali 0,500 euro.
Le tendenze sui mercati azionari sono sempre esistite. Ignorarle significa pagarne le conseguenze sul proprio portafoglio.

martedì 17 novembre 2009

Borsa italiana: azioni sopravvalutate e sottovalutate – Novembre 2009

Il titolo più sottovalutato è attualmente ITALMOBILIARE dove, a fronte di una capitalizzazione di 721 mln di euro, risulta un patrimonio netto di 5,4 mld di euro. L’indice di valutazione per questo titolo è quindi di 13,17. In altre parole la capitalizzazione di ITALMOBILIARE è il 13,17% del patrimonio netto. Un valore molto basso. Seguono SAFILO GROUP con un rapporto di 18,88, BANCO POPOLARE, ITALCEMENTI e FONDIARIA SAI che hanno un indice di valutazione più alto e intorno a circa 38.

Il primo tra i titoli più sopravvalutati è AZIMUT dove, a fronte di un patrimonio netto di 219,5 mln di euro risulta una capitalizzazione di 1,3 mld di euro. La capitalizzazione è pari quindi a circa sei volte il patrimonio netto. Seguono BANCA GENERALI, dove la capitalizzazione è pari a circa il 500% del patrimonio netto, PRYSMIAN, MEDIOLANUM e AUTOGRILL con valori più bassi ed intorno a 4 volte il patrimonio netto.

lunedì 16 novembre 2009

Borsa. Un RISANAMENTO molto difficoltoso

Domani l’assemblea degli azionisti di RISANAMENTO nominerà i nuovi amministratori. Nel frattempo sono stati comunicati i numeri del bilancio relativi ai primi tre trimestri del 2009.

Al termine del terzo trimestre del 2009 le perdite sono pari a 213,22 milioni di euro. Un dato preoccupante se si pensa che quelle dell’intero 2008 erano state di 213,737 mln di euro. Il peggioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del -26% quando erano state accusate perdite per 168,1 mln di euro. Cresce anche l’indebitamento. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2008 segnava quota 2,77 mld di euro. Al 30 settembre 2009 è salita a 2,858 mld.

Il Tribunale di Milano ha praticamente ratificato l’accordo sulla proposta di ristrutturazione della società immobiliare, evitandone così il fallimento ma questi numero sono veramente impietosi e il nuovo Consglio di Amministrazione avrà davanti a sé un compito immane. Dopo il regno di Luigi Zunino, RISANAMENTO passerà per la fase 2. Prima la ricapitalizzazione e poi un prestito convertendo. Il tutto sotto il controllo delle banche creditrici che, una volta sistemati i conti economici, venderanno la società risanata al miglior offerente sperando di rientrare dei loro soldi.

Chi ci ha rimesso le penne sono tutti quelli che hanno considerato RISANAMENTO un “investimento in campo immobiliare per il lungo termine”. RISANAMENTO nel 2002 quotava 2,130 euro. Venerdì il titolo ha chiuso a 0,499 euro. In sette anni una perdita del -76,60%. Rispetto ai massimi di Febbraio 2007 (8,780 euro) il titolo ha perso oltre il -94,3%. Perdite difficilmente recuperabili.

mercoledì 11 novembre 2009

Un detto su Wall Street

"Wall Street é una strada con un fiume ad un'estremità ed un cimitero dall'altra"

Anonimo trader

venerdì 6 novembre 2009

La fortuna nel trading

Quanto conta la fortuna nel trading? La fortuna in borsa conta praticamente zero. Nessuno finisce per fare soldi sui mercati azionari con un colpo di fortuna.

giovedì 5 novembre 2009

Il coraggio nel trading

Quanto é importante essere coraggiosi nel fare trading? Il coraggio é un fattore molto importante, direi determinante nel fare trading sui mercati finanziari. Bisogna avere il coraggio di sbagliare. Il coraggio di avere successo e soprattutto l'umiltà di non montarsi la testa. Il coraggio di proseguire quando si affrontano i momenti brutti. Insieme al coraggio e all'umiltà occorre una grande capacità di analisi che é necessaria per studiare gli errori fatti e correggerli. Senza queste qualità non si va da nessuna parte.

mercoledì 4 novembre 2009

Trading system trend following: vantaggi e svantaggi

Il principale vantaggio di un trading system basato sul concetto di “trend following” sta nel fatto che questo vi terrà dentro il mercato finché non vi è la prova che la tendenza in corso é cambiata. Per una posizione “long” finché il mercato sale, voi sarete dentro la posizione. Non appena si avrà il primo rintracciamento voi sarete fuori dal mercato. Lo stesso succede in una posizione “short”, durante un mercato al ribasso.

Lo svantaggio più consistente sta nel fatto che il mercato azionario non sempre è “in tendenza” ma spesso è anche in una situazione di “sideways” e cioè quando i prezzi hanno un movimento laterale. In questo caso, quando i minimi ed i massimi successivi raggiungono più o meno gli stessi livelli, i sistemi “trend following” generano i cosiddetti falsi segnali e di conseguenza delle perdite.

Tutti i trader di successo che vengono citati in questo blog utilizzano sistemi “trend following” perché i vantaggi sono comunque nettamente superiori degli svantaggi.

In borsa non è possibile acquistare al prezzo minimo e vendere al prezzo massimo. Per chi lo afferma ci sono due ipotesi: a) la persona è in malafede; b) la persona è assolutamente incompetente. In entrambe i casi statene lontani.

martedì 3 novembre 2009

Il grafico del "trend following"


Questa immagine illustra in tutti i suoi aspetti il concetto di "trend following":
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- Si entra in posizione al rottura della line adi resistenza;
caso a) Il trend inverte la posizione e si esce dalla posizione sul livello di "stop loss";
caso b) Il trend continua. Si segue la tendenza e si esce dalla posizione quando c'é l'inversione di tendenza;

lunedì 2 novembre 2009

I dividendi di FASTWEB

Dopo aver esposto i dati di bilancio ed alcuni KPI di FASTWEB degli ultimi 5 anni, pubblichiamo ora i dati relativi ai dividendi. FASTWEB è stata molto generosa nella concessione del dividendo ai propri azionisti. Il rapporto DIVIDENDO/PREZZO è molto alto rispetto a quello di altre società quotate alla borsa italiana. Un elevato rapporto DIVIDENDO / PREZZO però non è sempre una buona ragione per acquistare un titolo. William O’Neill, uno degli operatori di borsa diventato una leggenda nella scelta delle azioni, parla di questo tema in “Market Wizard”. Il suo è un ragionamento originale, non condiviso da molti, ma sul mercato azionario bisogna studiare con attenzione e predente spunto da quello che dicono i trader che guadagnano denaro, non da quelli che lo perdono.