giovedì 30 aprile 2009

Come ripartire il budget fra le varie scelte di investimento

Salem Abraham ripartisce il suo budget di investimento in otto mercati diversi in queste percentuali: Interest Rates (22%), Currencies (17%), Softs (16%), Metals (11%), Grains (10%), Global Stocks (10%), Energy (8%), Meats (6%).

Bill Dunn ripartisce invece il capitale dei suoi clienti in cinque aree: Non US Interest Rates (37%), US - Interest Rates (25%), Currencies (16%), Global Stocks (17%), Energy (5%).

Sono esempi di ripartizione del capitale di due fra i più famosi trader mondiali. Non vogliono rappresentare la perfetta composizione. Solo una indicazione. In ogni caso più è alto il numero dei mercati in cui ripartirete il budget di investimento e meno sarà volatile nel tempo il vostro risultato in termini di profitto e rischio.

Elementi per un trading system profittevole: post precedenti

- Quali sono i mercati finanziari sui quali operare;

mercoledì 29 aprile 2009

Quali sono i mercati finanziari sui quali operare

L’elemento più importante per la scelta del mercato è quello della liquidità. Personalmente privilegio i mercati molto liquidi. Più liquidi sono e meglio é. Non date per scontato che tutti i mercati finanziari siano liquidi alla stessa maniera. In un mercato liquido non ci sono problemi nell’entrare o uscire da una posizione. In un mercato poco liquido, in particolari situazioni, non si riesce ad uscire dalla posizione al prezzo voluto. Non solo ma a volte il mercato “non fa il prezzo”. Nel corso della scorsa estate sul mercato obbligazionario USA molti investitori non sono riusciti a chiudere le loro posizioni perché non c’erano offerte di acquisto. Il mercato delle valute è da sempre il mercato più liquido al mondo, seguono i mercati azionari, per ultimo il mercato obbligazionario.

Un altro elemento da considerare è quello del tasso di cambio. Operare sui mercati con strumenti quotati in euro non comporta rischi di cambio. Al contrario quando si opera sui mercati dove gli strumenti finanziari sono quotati in altre valute il valore dell’investimento dipende sia dal prezzo dello strumento che dal tasso di cambio. Il rischio dell’investimento è, in questo caso, molto più alto. Operare su questo tipo di mercati è molto più complicato.

martedì 28 aprile 2009

Elementi per un trading system profittevole

In molte e-mail mi sono stati posti quesiti su quali siano gli elementi da considerare per la definizione di un sistema di trading e investimento efficace basato sul concetto di "trend following".

Stabilito il budget di investimento, a mio parere un sistema di trading deve rispondere alle seguenti domande:

- Quali sono i mercati finanziari sui quali operare;
- Come ripartire il budget tra le varie scelte di investimento;
- Quanto investire sulla singola scelta di investimento (posizione);
- Quando entrare sulla singola posizione;
- Quando uscire da una posizione in profitto;
- Quando uscire da una posizione in perdita;

Le combinazioni di tutti questi elementi sono ovviamente infinite e ognuna di queste presenta diversi risultati in termini di profitto globale e rischio di portafoglio (drawdown).

Un'altro elemento é di natura psicologica. Il trading system deve essere adattato alla propria psicologia di investitore. Non tutti siamo uguali. Ci sono dei trader professionisti che sopportano drawdown anche di -50% e oltre. Non credo che una persona normale ci riuscirebbe.

Non basta quindi concentrarsi sulla scelta dei titoli come fanno in molti. Lo “stock picking” è solo una di queste componenti. Importante ma non determinante. Occorre tener presenti tutti gli elementi del sistema per avere risultati profittevoli nel tempo.

Nei prossimi post verranno analizzati uno per uno.

lunedì 27 aprile 2009

Investment Trading Forum

L’Investment and Trading Forum (ITForum) è un evento gratuito che si terrà quest’anno a Rimini il 21 e 22 maggio 2009. La manifestazione è arrivata alla decima edizione. Il programma, attualmente ancora in fase di elaborazione, è articolato in tre diverse macro-aree: trading, risparmio gestito e argomenti di interesse generale. Saranno presenti in molti stand i principali attori del risparmio e del trading. Come in tutti gli eventi nelle sessioni di didattica ci sono professionisti competenti ma anche qualche venditore di fumo. In ogni caso la manifestazione é una buona occasione per farsi un’idea di cosa ruota intorno all’argomento investimenti. Scegliete nel programma gli argomenti di vostro interesse ma non pensiate di trovare il Santo Graal. Lavoro e successo in questa professione passano attraverso il duro lavoro e l’esperienza. Nessuno di questi due si trova all’ITForum. In ogni caso Rimini è anche una città molto carina e la Riviera Romagnola presenta numerose occasioni di divertimento.

venerdì 24 aprile 2009

Chi investe in azioni o obbligazioni lo fa a suo rischio

A proposito della vicenda ALITALIA ieri il Ministro della Funzione Pubblica e Innovazione Renato Brunetta ha dichiarato: "Chi investe in azioni o obbligazioni lo fa a suo rischio".

E’ una frase semplice e diretta ma molto difficile da digerire soprattutto per chi è titolare di bond e obbligazioni ALITALIA. Contiene un fondo di assoluta verità. Il rischio potenziale per chi acquista azioni o obbligazioni è quello di perdere il capitale investito o gran parte di esso.

Troppe persone spesso lo dimenticano e pagano con perdite molto pesanti le loro scelte di investimento.

giovedì 23 aprile 2009

La filosofia di investimento di Paul Tudor Jones

Paul Tudor Jones, è uno dei più famosi trader che ha iniziato principalmente operando sulle commodities. E’ il fondatore nel 1980 del The Tudor Group una società che é attiva in settori come trading, investimento e venture capital.

Jones è un professionista che impara soprattutto dai propri insuccessi prima che dalle operazioni vincenti. Questa è una frase che riassume il suo semplice stile di investimento: “Quando una posizione inizia a perde­re non faccio altro che chiuderla e aprirne un'altra, senza pen­sarci troppo

In altre parole la sua filosofia di investimento è: tagliare le perdite in primis

La frase é tratta da un'intervista a Paul Tudor Jones da parte di Jack D. Schwager contenuta nel libro Market Wizard - Interviews with top trader, HarperBusiness - 1993.

mercoledì 22 aprile 2009

STM. Titolo sulla rampa di lancio?

Questo è il grafico del titolo STM da Gennaio 2007. Si nota la netta tendenza al ribasso che comunque era iniziata già diversi anni prima. A Marzo 2009 il titolo ha raggiunto il minimo a circa 3,000 euro. I piccoli azionisti che hanno investito su questa azienda di microprocessori considerandolo un investimento per il lungo termine sono rimasti con il cerino acceso in mano e perdite devastanti.

Adesso è iniziata una tendenza al rialzo e il titolo in circa 2 mesi ha raggiunto i 5,000 euro con una ottima performance del +66,66%.

STM è un titolo sulla rampa di lancio? Sicuramente è da seguire con molta, molta attenzione. In borsa è fondamentale seguire la tendenza. “Follow the trend, the trend is your friend”.

martedì 21 aprile 2009

Class action per bond ALITALIA

Ieri l'amministratore delegato di Anima Sgr, Alberto Foà, ha proposto ai possessori di bond ALITALIA una class action (azione legale collettiva) contro il ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) per non aver agito negli interessi degli azionisti e dei creditori.

“Vogliamo intentare causa al MEF perché ha diretto e coordinato la società ALITALIA non con il fine di soddisfare gli azionisti e i creditori ma con un fine, pur nobile, di natura pubblica e politica che non ha nulla a che vedere con la natura privatistica della società”

“Il comportamento del MEF, crea un precedente pericoloso e viola l'articolo 2497 del Codice civile. Dal 2002 ALITALIA non è stata gestita nell'interesse né dei soci né dei creditori, che avrebbero sicuramente preferito il rimborso dei bond all'85% prospettato a suo tempo da Air France anziché del 30% nel 2012 e senza interessi, come prevede ora la legge di conversione del decreto incentivi”


“Pensiamo inoltre sia dovere del commissario Augusto Fantozzi intentare anch'egli una causa al Tesoro”

A tale proposito l’AD di Anima Sgr ha proposto ai possessori dei bond ALITALIA la costituzione di un fondo spese per intentare questa causa. Ognuno potrebbe devolvere al fondo con circa l'1% del valore nominale dei bond. Chi detiene titoli per 5.000 euro dovrebbe versarne 50 al fondo.

lunedì 20 aprile 2009

Borsa italiana: titoli sopravvalutati e sottovalutati (Aprile 2009)

Come ogni mese, sulla base dei dati disponibili, facciamo un breve resoconto tra titoli sopravvalutati o sottovalutati della Borsa Italiana tra quelli presenti nell’indice S&P MIB o nel MIDEX. Il criterio di analisi è quello costituito dal rapporto tra la capitalizzazione (prezzo * numero di azioni circolanti) e il patrimonio netto (valore a bilancio al 31 dicembre 2007).

I risultati sono ordinati in ordine decrescente nella tabella sopraindicata.Il titolo più sottovalutato è ITALMOBILIARE dove, a fronte di una capitalizzazione di 571,6 mln di euro, c’é un patrimonio netto di circa 6,3 mld. In pratica la capitalizzazione è circa 1/10 del patrimonio netto. Seguono RISANAMENTO e SAFILO GROUP. Poi un titolo bancario come BANCA ITALEASE. Per ultimo UNIPOL con un rapporto tra capitalizzazione e patrimonio netto di 25,49. In pratica la capitalizzazione è circa 1/4 del patrimonio netto.

Il titolo più sopravvalutato rimane GEOX, la società che si occupa di scarpe e accessori, con una capitalizzazione che vale 4,41 volte il patrimonio netto, quindi due società che si occupano di energia: SAIPEM, MEDIOLANUM e LUXOTTICA. Chiude la classifica AZIMUT che presenta una capitalizzazione pari a circa 2,36 volte il patrimonio netto.

venerdì 17 aprile 2009

Borsa ed economisti

Se gli economisti fossero bravi negli affari, sarebbero uomini ricchi, invece di essere consiglieri di uomini ricchi”. Kirk Kerkorian, magnate dei mezzi di comunicazione. The Chamber Book of Business Quotation di Michael Manser, 1987.

Un economista è un esperto che saprà domani perché le cose che ha predetto ieri non sono accadute oggi”. Prof. Laurence J. Peter, educatore di origine canadese. Quotation of Our time, 1978.

giovedì 16 aprile 2009

Bond GENERAL MOTORS. Piccoli investitori delusi

Il Wall Street Journal ha recentemente pubblicato un articolo che illustra alcune storie di piccoli investitori americani che hanno acquistato obbligazioni General Motors.

Robert Pandolfi, 68 anni, pensionato, ex broker, ha visto i suoi 50.000 USD investiti in bond General Motors nel 1999 ridotti ad un decimo del loro valore.

Harley VanDeloo, 69 anni, pensionato, ex dipendente di una società di high tech, ha acquistato 20.000 USD di obbligazioni General Motors. Adesso valgono 3.000 USD.

Marjorie Golden, 81 anni, pensionata, ex insegnante, ha investito nel 2004 circa 40.000 USD su varie emissioni di bond General Motors con un rendimento tra il 7,4% e l’8,4%. Attualmente le obbligazioni valgono circa 10.000 USD con una perdita di circa il -75% rispetto al prezzo di emissione.

Circa il 20% dei possessori delle obbligazioni General Motors sono investitori individuali, tra cui molti pensionati, che hanno comprato i bond per crearsi una rendita annua integrativa, soprattutto quando le prospettive del mercato automobilistico erano decisamente migliori.

A chi ha chiesto il motivo dell’acquisto dei bond GM uno di loro ha dichiarato: "Ho pensato che General Motors fosse troppo grande per fallire". La General Motors non è fallita ma è in grandi difficoltà e il prezzo dei bond risente della sua difficile condizione finanziaria.

Le obbligazioni non sono meno rischiose delle azioni. Gli investitori, italiani (ALITALIA, CIRIO, PARMALAT) e americani (ENRON, WORLDCOM, LEHMAN BROTHERS), non imparano mai dalle lezioni del passato e la vicenda General Motors ne è l’ennesima riprova.

mercoledì 15 aprile 2009

Letture consigliate. “Stock Market Wizard”

Jack D. Schwager è il Senior Portfolio Manager del The Fortune Group una società di asset management. “Stock Market Wizard” é il terzo libro della sua trilogia. Gli altri due sono “Market Wizard” e “The New Market Wizard”. Il testo, pubblicato per la prima volta nel 2001, è assolutamente attuale per i temi trattati. Nel libro Jack Schwager ha intervistato alcuni trader di fama mondiale, che si occupano esclusivamente gestione di portafogli azionari ed in particolare di tecniche di “stock picking”. Questi top trader raccontano storie di vite vissuta sui mercati finanziari, operano principalmente sul mercato USA (NYSE e Nasdaq), ma le tecniche da loro illustrate possono essere prese in considerazione per tutti i mercati azionari. Una lettura da non perdere per chi si occupa di analisi fondamentale e di “stock picking” in particolare.

martedì 14 aprile 2009

Trading: passione, approccio e disciplina

Spesso mi chiedono quale sia la differenza tra i professionisti e i dilettanti nel trading. Io credo che il primo fattore determinante sia la forte passione che fa si che ai professionisti non pesi troppo l’impegno costante nel cercare di migliorare il sistema di trading attraverso un profondo lavoro di ricerca.

Il secondo fattore è l’approccio mentale che significa affrontare con calma, controllando le emozioni, i momenti difficili che fanno parte di questo difficile mestiere: le perdite.

Il terzo fattore è secondo me quello più importante e allo stesso tempo difficile da applicare: la disciplina. Il professionista della gestione degli investimenti, una volta stabilite le regole (provate e testate per lungo tempo, quindi proprio per questo ritenute affidabili) le segue senza ripensamenti. Al contrario di quanto pensano molti non è la scelta dei titoli a fare la differenza tra i dilettanti e i professionisti ma l’applicazione costante di questi tre fattori.

venerdì 10 aprile 2009

ALITALIA. Bond italiani, rimborsi argentini

I titolari di obbligazioni ALITALIA potranno ottenere un mini rimborso in titoli di Stato. Il provvedimento del Governo, prevede che, ai possessori di obbligazioni "ALITALIA 7,5% 2002-2010 convertibile", viene attribuito il diritto di cedere al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) i propri titoli per un controvalore determinato sulla base del prezzo medio di borsa delle obbligazioni dell'ultimo mese, ridotto del 50%, in cambio di titoli di Stato di nuova emissione, senza cedola, con scadenza 31 dicembre 2012. Le assegnazioni di titoli non potranno risultare superiori a 100mila euro per singolo obbligazionista. I titolari di bond ALITALIA dovranno presentare domanda al MEF entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, pena decadenza del diritto. Il provvedimento del Governo prevede inoltre che gli obbligazionisti dovranno rinunciare in favore del MEF e di ALITALIA “a pretese e iniziative direttamente o indirettamente connesse alla proprietà dei titoli”. La norma, ovviamente, esclude anche la possibilità di essere risarciti sulla base del Fondo conti dormienti. Fin qui la notizia.

Facendo due conti, il rimborso che spetta ai titolari di obbligazioni ALITALIA sarà tra il 30 ed il 35% del valore nominale dei bond e per un massimo comunque non superiore a 100 mila euro per singolo obbligazionista. E’ più o meno quanto proposto dal Governo di Buenos Aires ai titolari di bond argentini.

La società Anima Sgr, sta comunque mobilitando gli obbligazionisti per una maxi causa collettiva (class action) ai danni del MEF. Anima Sgr, che si farà carico delle spese legali, imputa al MEF di avere causato un grave danno ai risparmiatori con il prolungamento della scadenza dei bond che fu deciso nel 2005.

Chi aderirà al provvedimento del Governo non potrà comunque aderire alla class action proposta da Anima Sgr.

Un rimborso italiano di sapore argentino.

"Non saranno abbandonati neppure i piccoli risparmiatori che hanno creduto in ALITALIA investendo in titoli azionari ed obbligazionari della compagnia" (Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - 28 agosto 2008).

Gli obbligazionisti ALITALIA che hano acquistato i bond in fase di sottoscrizione hanno perso il -65% del loro capitale. Agli azionisti é andata peggio ...

giovedì 9 aprile 2009

Perché sui mercati finanziari molti trader falliscono?

Il motivo del fallimento di molti trader è lo stesso per cui molti piccoli coccodrilli non raggiungono la fase adulta. Alcuni muoiono per le cattive condizioni meteorologiche, altri vengono mangiati dai predatori, altri ancora periscono in lotte per il controllo del territorio. E’ la teoria di Charles Darwin sull’evoluzione della specie. Solo i più forti resistono perché hanno capito i pericoli dell’ambiente che li circonda e quindi hanno sviluppato maggiori capacità di adattamento.

Nei mercati finanziari è un po’ la stessa cosa. Non esistono statistiche ufficiali ma la percentuale di trader che non ha successo è molto elevata. Alcuni, dopo aver accumulato perdite consistenti, si ritirano e decidono di fare altro nella vita. Altri falliscono (o fanno fallire i loro clienti) dopo aver perso vere e proprie fortune finanziarie. Chi resiste sono quelli che hanno dimostrato maggiori capacità di adattamento agli avvenimenti che succedono sui mercati azionari ma soprattutto hanno capito che la gestione del rischio è il fattore fondamentale da tenere sotto controllo.

Quando si opera sui mercati finanziari (futures, options, valute, ETF, azioni, obbligazioni) comprendere la gestione del rischio significa sopravvivere.

mercoledì 8 aprile 2009

Le migliori operazioni in Borsa

Come identificare le migliori operazioni in borsa? Michael Marcus nell’intervista concessa a Jack D. Schwager e pubblicata in “Market Wizard” sostiene che le operazioni di borsa che hanno buone probabilità di successo sono quelle per cui si possono riscontrare tre elementi favorevoli: i dati di bilancio, gli indicatori tecnici ed il “sentiment” del mercato.

a) I dati di bilancio devono indicare che c’é un forte squilibrio tra domanda e offerta. Uno dei migliori indicatori (KPI) è il rapporto tra Capitalizzazione e Patrimonio Netto. Un rapporto basso indica che quel titolo è sottovalutato e tale situazione, dopo un crollo di borsa potrebbe favorire un movimento al rialzo;
b) Il grafico del titolo deve indicare che il mercato azionario si sta muovendo nella direzione suggerita dai dati fondamentali. Le Medie Mobili ed i Breakouts sono ottimi indicatori tecnici per identificare la tendenza in corso;
c) Quando escono le notizie il mercato deve reagire in un modo da riflettere il “sentiment” relativo alla tendenza in corso. Un mercato dove prevale una tendenza rialzista dovrebbe ignorare le notizie “negative” e reagire con sedute di forti guadagni a notizie “positive”. Un mercato con tendenza ribassista dovrebbe ignorare le notizie “positive” e reagire con sedute di forti perdite a notizie “negative”.

Secondo Michael Marcus se si restringe la attività di trading solo a questo tipo di operazioni, le possibilità di guadagno in borsa sono elevate.

martedì 7 aprile 2009

I beni sequestrati a Bernard Madoff

Le 6700 vittime del “finanziere” Bernard Madoff, avendo perso praticamente il loro patrimonio, affidato a quello che si presentava come un manager di hedge fund, ma che poi si è rivelato un truffatore, hanno giustamente chiesto alle autorità americane il risarcimento del danno.

Le autorità federali degli Stati Uniti hanno iniziato i sequestri del patrimonio di Madoff e questo è l’elenco dei beni a disposizione della Procura di New York.

- Villa a Palm Beach in Florida (813 mq). (valore stimato: 9,3 mln USD);
- Yacht vintage denominato "Bull" di 17 metri. (valore stimato: 2,2 mln USD);
- Barca a motore di 7,3 metri. (valore stimato: non disponibile);
- Gioielli e preziosi. (valore stimato: non disponibile);

La procura di New York ha chiesto il sequestro anche dei beni di Ruth Madoff, moglie di Bernard, peraltro non incriminata, che avrebbero un valore complessivo di circa 100 mln di USD.

Altri beni di proprietà della famiglia Madoff ma non ancora sequestrati sono:

- Immobile a Manhattan (valore stimato: 7 mln USD);
- Villa a Cap D'Antibes in Francia (valore stimato: 3 mln USD);
- Villa a Long Island, nello stato di New York. (valore stimato: 3 mln USD)

Il valore della frode operata da Madoff ai danni dei propri clienti è di 65 mld di USD. Una cifra enorme. Mancano ancora molti beni all’appello. L’unica consolazione per i clienti truffati è che negli USA la giustizia seguirà sicuramente il suo corso.

lunedì 6 aprile 2009

Solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto

Lo staff di tagliare le perdite esprime la massima solidarietà a tutte le popolazioni colpite dall'immane tragedia del terremoto in Abruzzo

venerdì 3 aprile 2009

Quali sono i sentimenti dominanti in Borsa?

In borsa quando si acquista un titolo e questo inizia a salire, in molte persone prevale uno stato di euforia. Poi spesso subentra la paura che domani il mercato si riprenda i profitti accumulati, e spesso molti investitori (soprattutto i non professionisti) escono dalla posizione troppo presto. Durante le fasi di rialzo, se si hanno posizioni “long” non bisogna temere, ma occorre lasciar correre i profitti finché la tendenza in corso non dà segnali concreti di inversione.

Quando invece si acquista un titolo e quello inizia a scendere, in molti che conosco prevale soprattutto la speranza. Molti investitori (soprattutto i non professionisti) sperano sempre che quel titolo risalga. Sperano che quello appena passato sia stato l'ultimo giorno di perdita, ma perderanno molto di più se non usciranno presto da quella posizione. Molto di più se non avessero creduto in quella speranza. Durante le fasi di ribasso, se si hanno posizioni aperte al rialzo non bisogna sperare, bisogna tagliare le perdite.

La paura ti porta a guadagnare meno di quello che potresti. La speranza ti porta a perdere molto di più rispetto a quello che dovresti. Gli investitori professionisti sanno come dominare questi due istinti insiti nella natura umana. Stabiliscono le regole e poi soprattutto le seguono. E’ la disciplina che fa la differenza tra quelli che guadagnano (pochi) e quelli che perdono (molti).

giovedì 2 aprile 2009

La gestione del rischio secondo Bruce Kovner

Bruce Kovner è uno dei più importanti trader del mondo. Per lui la gestione del rischio è di gran lunga il fattore più importante da tenere sotto controllo per ottenere profitti costanti nella gestione del proprio portafoglio:

”Per prima cosa la gestione del rischio è l’argomento più importante da comprendere bene. Non eccedere nelle posizioni, (undertrade), è il secondo consiglio che darei. Qualsiasi posizione tu pensi di dover prendere, diminuiscila almeno della metà. La mia esperienza con i trader “novizi” mi dice che la loro posizione sia da tre a cinque volte troppo grande. Essi stanno prendendo tra il 5 o il 10 per cento del rischio in un trade quando dovrebbero prendersi invece l’1 o il 2 per cento”

Il brano é tratto da un'intervista a Bruce Kovner da parte di Jack D. Schwager contenuta nel libro Market Wizard - Interviews with top trader, HarperBusiness - 1993.

mercoledì 1 aprile 2009

Borsa: I consigli di investimento di Silvio Berlusconi

Dopo i consigli per l’investimento in borsa di Barack Obama vediamo cosa ha detto in materia di investimenti azionari Silvio Berlusconi. Il 9 ottobre 2008, a Napoli, il Presidente del Consiglio italiano intervenne sul crollo dei mercati azionari. “Dobbiamo essere più forti del panico e della follia: se si hanno delle azioni non bisogna assolutamente venderle, se invece abbiamo dei soldi liquidi io consiglio di comprare quelle azioni che valevano 10 un anno fa e che adesso valgono 2”. E poi “E’ il momento di comprare ENI e ENEL, perché le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore”. “Le azioni di ENI e ENEL ora sono sottovalutate perché sono aziende che continuano a fare utili e il prossimo anno presenteranno bilanci favolosi”. Il Presidente del Consiglio voleva sicuramente infondere un pò di ottimismo all’asfittico mercato azionario italiano che, solo in quella settimana, aveva perso oltre il -16%.

Ipotizziamo che un investitore abbia dato retta a questi consigli e che il giorno dopo avesse acquistato in asta di apertura quei titoli. Quali sono state da allora le performance dei titoli ENI e ENEL? I risultati sono indicati nella tabella sopraindicata. ENI dal 9 ottobre 2008 ha guadagnato il +7,11% mentre ENEL, malgrado un dividendo di 0,20 euro, ha avuto una performance negativa del -18,35%, in linea con l’indice MIBTEL che ha perso il -19,30%.

Meno male che il Presidente del Consiglio non ha consigliato di comprare anche azioni MEDIASET o MEDIOLANUM, aziende dove Berlusconi ha una quota rilevante, perché le perdite sarebbero state, alle quotazioni attuali, per i potenziali investitori, anche più alte.

In generale é impossibile prevedere l’andamento delle azioni. La borsa e i mercati finanziari si muovono a prescindere dalle dichiarazioni dei Presidenti, sia che si chiamino Silvio Berlusconi o Barack Obama.

Un quesito però lo voglio porre: tutti e due ci hanno detto quando acquistare ma nessuno dei due ci ha detto quando vendere e soprattutto quanto investire sui singoli titoli. Non sono questioni da poco. Anzi. Ne parleremo nei prossimi articoli.