venerdì 31 luglio 2009

RISANAMENTO. L’iter giudiziario

Il giudice del Tribunale di Milano ha concesso al nuovo management di RISANAMENTO un mese di tempo per presentare un nuovo piano di ristrutturazione che dovrà esser fatto pervenire al giudice del Tribunale Fallimentare entro il 1 settembre 2009. Il piano passerà poi al Pubblico Ministero che dovrà fare le sue osservazioni e i suoi rilievi e depositarli entro il 12 settembre. Il 22 settembre si terrà l'udienza finale per stabilire se il piano presentato dal nuovo management del gruppo immobiliare è ritenuto fattibile oppure no. Le sofferenze per gli azionisti di RISANAMENTO non sono finite ...

giovedì 30 luglio 2009

RISANAMENTO. Meglio le dimissioni che il fallimento

Luigi Zunino, il Presidente di RISANAMENTO si è dimesso dal CdA della società immobiliare. Ha scelto il male minore. Una scelta intelligente. Meglio rimanere azionista con le azioni che valgono comunque un discreto capitale, piuttosto che il fallimento certo. La comunità finanziaria non ama i falliti. Viene quindi approvata la linea delle banche ed il relativo piano di salvataggio. Gli Istituti di Credito vogliono un’altra persona, di loro completa fiducia, che gestisca il nuovo corso di RISANAMENTO. La società verrà rifinanziata con un’iniezione di liquidità di circa 500 mln di euro. Adesso il piano di salvataggio dovrà essere presentato al giudice fallimentare Pierluigi Pernotti e si aspetteranno la sua decisione in materia che comunque appare quasi scontata. Alla fine, a conti fatti, hanno pagato gli azionisti di lungo termine di RISANAMENTO che hanno visto scendere il titolo di oltre l’80% negli ultimi 7 anni.

martedì 28 luglio 2009

Gli impietosi bilanci di RISANAMENTO

Questi sono alcuni dati di bilancio di RISANAMENTO che mostrano un quadro impietoso della situazione di questa società negli ultimi tre anni, in concomitanza con la crisi del mercato immobiliare negli USA. Il fatturato del 2008 è praticamente un terzo di quello di quattro anni prima. Gli ultimi utili di bilancio sono dell’anno 2005 (119,6 mln di euro), poi RISANAMENTO accumula 314 mln di euro di perdite nei tre anni successivi a cui vanno aggiunti altri 50 mln di euro del primo trimestre 2009. EPS e ROE in rosso fisso. La performance di borsa degli ultimi due anni sono state disastrose e rispecchiano perfettamente questa situazione. Adesso stanno intervenendo le banche che vantano crediti nei confronti della società di Luigi Zunino per 2,86 mld di euro a fronte del valore del patrimonio immobiliare di 2,90 mld. Gli istituti bancari metteranno a disposizione 500 mln di euro di cui 150 attraverso un aumento di capitale 350 attraverso la conversione di una parte dei debiti in un prestito convertibile in azioni RISANAMENTO a cinque anni al termine del quale la società deciderà se restituire il prestito oppure convertirlo in azioni. Vediamo cosa deciderà Luigi Zunino, attuale azionista di maggioranza (73,4% del capitale azionario).

lunedì 27 luglio 2009

Daniel Gramza: elementi per un trading di eccellenza

”Il primo elemento che fa la differenza non è la tecnica ma l’aspetto mentale del trader: è la conoscenza della tecnica che si usa, e dell’ambito nel quale farà bene o farà male. Il secondo elemento è l’assunzione della piena responsabilità di quello che fanno: quando eseguono un’operazione sono ben coscienti che è loro precisa responsabilità dall’inizio alla fine. Sono disciplinati ed estremamente costanti. E sono persone fiduciose e a loro agio con il proprio approccio e la sua esecuzione. Fanno un’enorme mole di lavoro preparatorio e sanno perciò sempre come reagire a ogni situazione di mercato. Non si ritrovano mai paralizzati perché hanno studiato tutte le possibili situazioni, probabili e improbabili, e sanno perciò in anticipo come reagire. Infine sanno quanto potranno perdere se le cose dovessero andare male”

Da un’intervista a Daniel Gramza, Presidente della Gramza Capital Management al settimanale Borsa e Finanza.

mercoledì 22 luglio 2009

Borsa. Lo sboom di RISANAMENTO

Nel 2006 le 16 società immobiliari quotate a piazza Affari capitalizzavano circa 10 mld di euro complessivamente. Eravamo in pieno boom immobiliare con i prezzi delle case ai massimi storici. Poi c’è stata la crisi dei mutui sub-prime che dagli USA si è estesa successivamente in Europa e le società immobiliari ne hanno fatto le spese pagando però un prezzo molto elevato e con loro gli azionisti.

E’ notizia recente che a Milano, il Pubblico Ministero Roberto Pellicano ha chiesto il fallimento di RISANAMENTO, la società immobiliare di Luigi Zunino che, dopo aver accumulato perdite per 305,7 mln di euro negli ultimi due anni, ha accusato perdite del primo trimestre 2009 pari a quasi 50 milioni di euro.

Cosa è accaduto in borsa al titolo RISANAMENTO negli ultimi anni? Nel 2003 il titolo ha avuto una performance lievemente positiva (+3,93%), poi, in concomitanza del crescere dei prezzi degli immobili, è salito come un missile: 2004, +37,6%, 2005, +89,5%, 2006, +116,36%. Sembrava una salita infinita. Invece negli ultimi due anni c’è stato il crollo verticale. 2007, -54,94% e 2008, -88,42%. I guadagni degli anni precedenti sono stati in pratica letteralmente bruciati.

Un investitore di lungo termine che avesse acquistato RISANAMENTO nel 2002 (quotazione di 2,130 euro) adesso che il titolo fa registrare una quotazione di 0,359 euro, si ritroverebbe con una perdita del -83,14%. Rispetto ai massimi di Febbraio 2007 (8,780 euro) il titolo ha perso oltre il -95%. RISANAMENTO comunque adesso è sospeso in borsa da cinque giorni in attesa di sviluppi relativi alla richiesta di fallimento.

E’ molto difficile, se non impossibile recuperare queste perdite,quindi ricordatevi sempre di tagliarle per tempo altrimenti è possibile che vi ritroviate con un pugno di mosche in mano.

martedì 21 luglio 2009

Titoli sopravvalutati e sottovalutati (Luglio 2009)

Anche questo mese, abbiamo elaborate le informazioni relative alle azioni sopravvalutate o sottovalutate. Il criterio di valutazione è quello costituito dal rapporto tra la capitalizzazione (prezzo * numero di azioni circolanti) e il patrimonio netto (valore a bilancio al 31 dicembre 2008). Il titolo più sottovalutato è PIRELLI REAL ESTATE dove, a fronte di una capitalizzazione di 23,7 mln di euro, risulta un patrimonio netto di circa 366,4 mln di euro.

In altre parole la capitalizzazione di questa società immobiliare risulta essere circa il 6% del patrimonio netto. Seguono ITALMOBILIARE, un’altra società che si occupa di trading e investimenti immobiliari, quindi SAFILO GROUP, ITALCEMENTI e UNIPOL.

TISCALI rimane anche a Luglio 2009 l’azione più sopravvalutata. Seguono AZIMUT, BANCA GENERALI e MEDIOLANUM. Chiude la classifica GEOX, la società veneta che produce scarpe ed accessori che presenta una capitalizzazione pari a circa 3 volte il patrimonio netto.

venerdì 17 luglio 2009

ALITALIA rimborso di bond e azioni. A proposito di taglio minimo

A integrazione del post pubblicato di recente e relativi al rimborso di bond e azioni ALITALIA occorre fare una precisazione. Nel D.L. 1° luglio 2009, n. 78 - art. 7-octies. Misure a favore degli obbligazionisti e dei piccoli azionisti Alitalia - Versione: 2 - Modificativo: - con decorrenza: 1. luglio 2009 si legge:

“Per gli importi inferiori a euro 1.000 si provvede ad assegnare provvisoriamente un titolo di Stato del taglio minimo al conto di deposito titoli di cui al comma 4. L’intermediario finanziario che provvede alla comunicazione di cui al comma 5, lo detiene in nome e per conto del soggetto interessato e provvede, alla scadenza pattuita, a riversare all’entrata del bilancio dello Stato la differenza tra il valore del titolo di Stato e il controvalore delle obbligazioni e delle azioni trasferite dall’interessato al Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi delle disposizioni seguenti”

Questo significa che si può aderire alla proposta di rimborso dei bond e delle azioni ALITALIA anche per importi inferiori ai 1.000 euro senza versare la differenza tra la cifra cui si ha diritto e i 1.000 euro che sono il taglio minimo dei titoli di stato.

Il termine ultimo per aderire alla proposta di rimborso dello Stato Italiano è il 31 Agosto 2009 tramite il proprio intermediario finanziario.

giovedì 16 luglio 2009

Il lungo termine per John Maynard Keynes

"Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti"

E' una citazione di John Maynard Keynes

mercoledì 15 luglio 2009

Rimborso di bond e azioni ALITALIA. Meglio di niente ...

Il 26 Giugno 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto fiscale che contiene, tra le altre cose, una nuova proposta di rimborso parziale per i risparmiatori che detenevano obbligazioni e azioni ALITALIA al momento della sospensione del titolo in borsa della compagnia di bandiera.

Per i bond-holder il decreto prevede un rimborso pari a 0,262589 che rappresenta il 70,97% del valore nominale delle obbligazioni detenute fino ad un valore massimo di rimborso di 100.000 euro.

Per gli azionisti, il decreto stabilisce che le vecchie azioni ALITALIA potranno essere cedute al Ministero dell’Economia e delle Finanze ad un prezzo di 0,2722 euro, circa il 50% del valore medio dell’ultimo mese di contrattazioni del titolo ALITALIA, fino ad un valore massimo di rimborso di 50.000 euro per azionista. L’ultimo prezzo fatto registrare dal titolo ALITALIA, prima della sospensione il 3 Giugno 2008, era di 0,445 euro.

Il rimborso verrà effettuato tramite emissione di Titoli di Stato, con scadenza 31 Dicembre 2012 e, come tutti i titoli di Stato, il taglio minimo sarà di 1.000 euro. Il termine di scadenza per l’accettazione della proposta è il 31 Agosto 2009.

I possessori di bond o azioni ALITALIA che vorranno aderire a questa proposta dovranno presentare, tramite il proprio intermediario finanziario, una richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella quale ci si impegnerà a trasferire allo Stato Italiano tutte le azioni ed obbligazioni ALITALIA possedute e la rinuncia irrevocabile ad intraprendere eventuali azioni legali. La proposta verrà automaticamente estesa anche a coloro che avevano aderito alla precedente proposta di rimborso.

Per chi possiede pacchetti piccoli di azioni o obbligazioni però c’è un ulteriore complicazione. Nel caso che per esempio si posseggano 1000 azioni ALITALIA, il rimborso sarebbe di 272,20 euro in Titoli di Stato. Il valore nominale di un Titolo di Stato è però di 1.000 euro e quindi il risparmiatore dovrà, tramite l'intermediario finanziario, versare la differenza di 727,8 euro tra i 1.000 euro ottenuti e i 272,20 euro a cui il possesso delle 1000 azioni gli darebbe diritto.

In alternativa le azioni e le obbligazioni ALITALIA potrebbero avere un mercato e quindi si potrebbe trovare un altro azionista o obbligazionista, con la necessità di arrotondare il controvalore, a cui vendere i 1000 titoli posseduti.

E’ una proposta migliore rispetto alla precedente che prevedeva un rimborso del 30% per gli obbligazionisti e assolutamente nulla per gli azionisti. In ogni caso è nettamente inferiore alle promesse che erano state fatte in sede di campagna elettorale su ALITALIA. Ma questa è un’altra storia.

martedì 14 luglio 2009

Seguire la tendenza: Jesse Livermore

"quando i prezzi dei titoli azionari non stanno andando da nessuna parte e si muovono entro un intervallo limitato (tale movimento si chiama sideways ndr), non ha senso cercare di prevedere se il prossimo importante movimento di prezzo sarà al rialzo o al ribasso. La cosa che occorre fare è seguire la tendenza del mercato, determinando l'ampiezza dell'intervallo, non facendo nulla fino a che questo equilibrio non viene rotto in un senso o nell'altro" (*)

Con queste parole Jesse Livermore vuole ribadire due importanti concetti:

- In borsa è importante anche rimanere liquidi, soprattutto nei momenti di incertezza dei mercati, quando questi non esprimono una “tendenza” ben definita. In altre parole è fondamentale stare fermi nelle situazioni di “sideways”;
- aprire le posizioni (al rialzo o al ribasso) solo quando questo equilibrio viene modificato da una violazione del prezzo che taglia al ribasso il supporto o al rialzo la resistenza;

I trader che operano sui mercati finanziari utilizzando i break-out, queste situazioni le conoscono bene. In borsa comunque non molti operatori comunque riescono a rimanere fermi nei momenti di incertezza. Spesso la maggioranza dei trader, anche professionisti, viene colta da “bulimia” da investimento. Un errore che spesso si paga molto caro.

(*) Il brano é tratto da "Reminiscences of a Stock Operator", libro intervista di Edwin LeFèvre a Jesse Livermore. The Sun Dial Press, Inc. Garden City, New York, Copyright 1923 by George Doran Company.

martedì 7 luglio 2009

Investimento e razionalità per Warren Buffett

"L'investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate"

Da un'intervista a Warren Buffett attuale principale azionista della Berkshire Hathaway.
Warren Buffett é il secondo uomo più ricco del mondo nella classifica della rivista Forbes nel 2009

lunedì 6 luglio 2009

Le previsioni dei guru negli investimenti in borsa

In alcuni casi sui maggiori giornali finanziari internazionali, alcuni “guru” dell’economia e della gestione investimenti scelgono i titoli che fanno parte del loro ipotetico portafoglio azionario. Succede anche sul Wall Street Journal dove però viene costruito un portafoglio “alternativo” facendo tirare, da un giornalista economico, le freccette sulla pagina dove sono pubblicate le quotazioni dei titoli. Passato un certo periodo vengono confrontati i rendimenti dei due portafogli. Spesso il portafoglio “freccette” batte il portafoglio dei “guru”.

Conclusione:
a) Fare previsioni in borsa è possibile ma è anche molto facile sbagliare. Quando si sbaglia però bisogna ammettere l’errore uscendo da quel titolo chiudendo velocemente la posizione in perdita. Non tutti lo fanno.
b) Non vi fidate dei consigli dei “guru”. Se dovete sbagliare allora fatelo con il vostro cervello. I “guru” fanno i guru, tanto i soldi sono degli altri. E ricordatevi che due premi nobel hanno fatto fallire il fondo LTCM;
c) La scelta dei titoli da tenere in portafoglio è solo una delle componenti per ottenere buoni risultati nella gestione dei portafogli azionari. Altrettanto lo sono il timing di entrata e di uscita dalle singole posizioni, quanto investire sulla singola posizione, ecc.

venerdì 3 luglio 2009

Investimenti e bombe a tempo

Ho letto recentemente sul blog di Michael Covel un post molto interessante relativo ad una e-mail inviata da un lettore. La pubblico nella traduzione italiana:

Ad un certo punto della mia vita professionale ho lavorato con un dipendente di una famosa banca di affari. Mi ha raccontato un colloquio con un managing director di questa società di investimenti che una volta gli ha confidato: “Non capisci il nostro business model? Noi vendiamo bombe a tempo e le spostiamo da cliente a cliente. Il trucco è di essere sicuri che non siamo noi a tenerle in mano quando scoppiano”

Se questi sono i dirigenti delle banche d’affari allora diventa più chiaro perché qualcuna di queste è fallita e diverse altre sono state salvate in extremis. Le bombe che sono scoppiate erano atomiche e purtroppo hanno fatto strage non solo di dirigenti di banche di affari ma, purtroppo, soprattutto dei loro clienti.

giovedì 2 luglio 2009

Trend following. Ranking Fondi

Questa é la classifica dei rendimenti degli ultimi anni dei fondi di investimento americani gestiti secondo tecniche di "trend following" che quindi aprono e chiudono le loro posizioni sui mercati finanziari seguendo la tendenza in corso.

I numeri relativi alle performance sono impressionanti, soprattutto tenendo conto che negli ultimi 2-3 anni i mercati azionari mondiali hanno più che dimezzato il loro valore.

mercoledì 1 luglio 2009

Le conseguenze sui risparmiatori della truffa di Bernard Madoff

E’ notizia di questa settimana che Bernard Madoff sia stato condannato a 150 anni di carcere dalla Corte del Distretto Federale di Manhattan. E’ reo confesso di aver ideato la più grande truffa della storia del risparmio e degli investimenti in USA. Molti investitori americani e non hanno perso tutti i lori risparmi. Queste sono le loro toccanti testimonianze inviate al giudice del tribunale di New York Danny Chin. La durissima condanna di Madoff, che passerà probabilmente il resto della vita in carcere, ci dice che in USA esiste, per questi casi, perlomeno una giustizia. Nel nostro paese per vicende analoghe non è stata utilizzata la stessa fermezza