Questo é il grafico delle quotazioni del titolo FINMECCANICA negli ultimi 8 anni. Lo scorso 25 maggio 2010 l titolo ha chiuso a 8,440 euro, che rappresenta il minimo dell'ultimo anno e non é molto lontano da quota 7,800 (9 ottobre 2002) euro che rappresenta il minimo storico di questo periodo. I dati di bilancio di FINMECCANICA mostrano una realtà diversa. Anche nel 2009 FINMECCANICA ha fatto registrare un fatturato di oltre 20 mld di euro con un aumento del +20% rispetto all'esercizio precedente. Gli utili sono aumentati del +15% ed il patrimonio netto ha una consistenza di 6,5 mld di euro con un incremento del +6,5% rispetto al 2008. Sono numeri di tutto rispetto se si pensa che molte società quotate hanno fatto registrare cali di fatturato, bilanci in rosso e patrimonio netto in diminuzione.
giovedì 27 maggio 2010
lunedì 24 maggio 2010
Correlazione tra mercati finanziari e terremoti
Si leggono spesso pareri ed interviste di analisti finanziari, economisti o giornalisti, che prevedono una crisi dei mercati azionari o magari la crescita travolgente di un singolo titolo. Queste considerazioni sono a volte interessate venendo alimentate da quegli operatori finanziari facenti parte di gruppi di pressione che ne traggono profitto per le loro attività di trading. Diverse volte a fronte di un titolo che scendeva, su alcuni organi di informazione si leggevano articoli che tessevano le lodi di quella società per poi scoprire magari che il proprietario di quella testata aveva interesse a far si che quel titolo non scendesse troppo perché la società era vicina al tracollo finanziario e lui aveva interesse a vendere la sua quota al prezzo più alto possibile. E’ solo un esempio ma serve a far capire molto. Il prezzo di un titolo azionario contiene tutte le informazioni. Le previsioni sull’andamento dei mercati finanziari o anche solo di un singolo titolo assomigliano molto a quella dell’andamento di un terremoto: sono assolutamente impossibili.
mercoledì 19 maggio 2010
Trading. Gestire le serie negative
Molti trader di successo gestiscono le serie negative riducendo via via la loro attività e quindi la dimensione delle operazioni di borsa. In altre parole riducono l'ammontare delle singole tranche di investimento. Stanno coperti e aspettano che finisca la tempesta. Fare trading durante una serie negativa é assolutamente devastante. Ma l'errore più grande che si possa fare é quello di cercare di recuperare il terreno perduto aumentando la dimensione delle posizioni sui mercati azionari. Si può dimostrare un errore letale con buone possibilità di finire "wiped out", cioé spazzati via dal mercato.
martedì 18 maggio 2010
Trend following. Trading e timeframe
Ipotizzando una metodologia trend following, quale è il time-frame ideale in un dato mercato azionario? Orario, giornaliero, settimanale o annuale? E’ una domanda che viene posta spesso.
In generale più è alta la frequenza delle operazioni di trading e più saranno alti i costi di transazione. Il trading basato sulle tendenze identificate con dati orari o giornalieri è molto stressante dal punto di vista psicologico anche se ci sono degli esempi di trader intraday di successo come Bruce Kovner, Toby Crabel e Jim Simons. In ogni caso la maggioranza dei trader mondiali di successo segue le indicazioni di Jesse Livermore: "Il grande profitto non si trova nelle fluttuazioni giornaliere, ma nei movimenti principali del mercato azionario, cioè nelle tendenze primarie"
In generale più è alta la frequenza delle operazioni di trading e più saranno alti i costi di transazione. Il trading basato sulle tendenze identificate con dati orari o giornalieri è molto stressante dal punto di vista psicologico anche se ci sono degli esempi di trader intraday di successo come Bruce Kovner, Toby Crabel e Jim Simons. In ogni caso la maggioranza dei trader mondiali di successo segue le indicazioni di Jesse Livermore: "Il grande profitto non si trova nelle fluttuazioni giornaliere, ma nei movimenti principali del mercato azionario, cioè nelle tendenze primarie"
giovedì 13 maggio 2010
Quale é il motivo dell'ultimo crollo in borsa?
Una delle domande più ricorrenti per chi si occupa di borsa ed investimenti è: “Quale è il motivo dell’ultimo crollo in borsa?”. La risposta di un trader che ne ha viste di cotte e di crude é: "Quattro parole: più venditori che compratori. Quando sono i venditori a sopraffare gli acquirenti in un mercato, succede che i prezzi vanno giù. E viceversa. Il mercato è così da sempre e sempre così sarà".
martedì 11 maggio 2010
Italian Trading Forum - XI edizione
Il 13 e 14 maggio 2010 si terrà, presso il Palacongressi di Rimini, la XI edizione di ITForum, un appuntamento dedicato al trading ed al risparmio gestito. La partecipazione ad ITForum é assolutamente gratuita. Sono previsti numerosi seminari, convegni e momenti di didattica che aiutano meglio i risparmiatori a capire cosa sta succedendo sui mercati finanziari, con un contributo fattivo anche alla gestione del risparmio individuale.
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