martedì 23 marzo 2010
Banchieri
“Un banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere”. (Mark Twain)
lunedì 22 marzo 2010
Conti di deposito. Rendimenti a confronto
La tabella sopraindicata mette a confronto alcune offerte relative a vari conti di deposito.
Per un investimento di sei mesi, l’offerta migliore è quella di ContoConto con un tasso del 2,50% lordo. Terminato il periodo promozionale però il rendimento passa all1,20% %. Il prodotto Che Banca, con un tasso inferiore (2%) è però l’unico ad offrire gli interessi anticipati e quindi, su una durata di 6 mesi, calcolando il reinvestimento degli interessi, il tasso promozionale si avvicina all’offerta di ContoConto.
Sulle offerte a 12 mesi il tasso varia dal 3% lordo (RendiMax, TimeDeposit e WeBank) al 2,50% di Che Banca e Conto Arancio. Superato questo periodo di promozione, i tassi variano dall’1,50% all’1%.
Rispetto all’analisi effettuata un anno fa, si riscontra un netto decremento del rendimento di questi strumenti di risparmio a parità di durata.
giovedì 18 marzo 2010
Consigli investimento: "Bear Stearns é ottima!"
L’11 marzo 2008, un ascoltatore della CNBC, un network americano che si occupa di borsa e finanza, scrive una email alla rubrica MAD MONEY: “Dovrei essere preoccupato sulla liquidità di BEAR STEARNS e uscire quindi dalla mia posizione?”. Il conduttore, Jim Cramer, risponde con assoluta convinzione “BEAR STEARNS è ottima”. E poi “Non va venduta”. Il giorno in cui va in onda la trasmissione BEAR STEARNS (una banca di investimento e brokeraggio finanziario) quotava 62,67 USD. Sei giorni dopo BEAR STEARNS crollava letteralmente alla borsa americana. La società venne venduta successivamente a JP MORGAN CHASE, nel maggio del 2008, per meno di 10 USD per azione dopo una prima offerta iniziale di 2 USD. Meno di un anno prima la società quotava 133 USD per azione.
martedì 16 marzo 2010
Trading. Il controllo del rischio secondo Randy Mc Kay
“Il consiglio più importante per un trader che inizia la propria attività è quello di non farsi sfuggire mai la situazione di mano. Devi avere la capacità di chiudere in perdita per 20 o 30 volte consecutive ed avere ancora denaro sul tuo conto corrente. Quanto io faccio trading inizialmente rischio il 5 % del totale dell’ammontare del mio portafoglio. Se chiudo quell’operazione in perdita, non è importante quanto forte io mi senta, sulla mia prossima operazione rischierò al massimo il 4% del totale del mio portafoglio. Se chiuderò in perdita di nuovo, nelle operazioni successive, rischierò il 3 e poi il 2% del mio portafoglio. Occorre quindi ridurre la dimensione delle operazioni di trading durante una “striscia” di operazioni negative”.
Il brano é tratto dall'intervista di Jack.D.Schwager a Randy McKay nel libro "The New Market Wizard".
Il brano é tratto dall'intervista di Jack.D.Schwager a Randy McKay nel libro "The New Market Wizard".
venerdì 12 marzo 2010
Borsa: Previsioni giapponesi errate
"Se avessi saputo che i prezzi delle azioni potevano cadere così drasticamente, le avrei vendute prima!"
Trader giapponese, sulla caduta improvvisa nel merato azionario di Tokyo nei primi mesi del 1990. The Times, 24 Marzo 1990.
Trader giapponese, sulla caduta improvvisa nel merato azionario di Tokyo nei primi mesi del 1990. The Times, 24 Marzo 1990.
lunedì 8 marzo 2010
Richard Dennis. Consigli ai giovani trader
Molte persone che vogliono iniziare a fare trader scrivono: “Ma cosa mi consigliate visto che sto iniziando a fare trading sui mercati finanziari?”. Rispondiamo con le parole di Richard Dennis, il cui pensiero è riassunto nell’intervista rilasciata a Jack D. Schwager e pubblicata in “Market Wizard”: “E’ consigliabile iniziare con un capitale limitato perché quello iniziale sarà il momento in cui si avranno le performance peggiori della propria vita. Imparare dai propri errori. Non lasciarsi ingannare dalle fluttuazioni del tuo portafoglio. Prima di eseguire le operazioni studiare attentamente cosa si sta facendo”
martedì 2 marzo 2010
I dividendi di SARAS
A leggere questi numeri sembrerebbe che quello in SARAS sia un ottimo investimento. Il rapporto dividendo / prezzo di SARAS é veramente buono. Questa però é una considerazione da ingenui perché il rendimento di un titolo azionario non comprende solo il dividendo ma anche il capital gain o, nel caso di SARAS, il capital loss. Sul tema dividendi e rendimenti dell'investimento in azioni é stato molto chiaro William O'Neill ed il suo testo "How to make money in stocks" lo dovrebbero leggere soprattutto quelli che pensano che il rapporto dividendo/prezzo sia un ottimo indicatore nella scelta di un titolo azionario.
lunedì 1 marzo 2010
SARAS. Piccoli azionisti, grandi delusioni
Lo scorso venerdì il titolo SARAS ha chiuso a 1,686 euro. E’ il livello minimo dai momenti dell’IPO di Maggio 2006. Da allora il titolo ha perso il -63,7%. Il calcolo comprende anche lo stacco dei tre dividendi distribuiti nel frattempo da SARAS. Per recuperare quelli livelli il titolo SARAS dovrà crescere del 175,5%. Di fronte a questi numeri alcuni manager sostengono che la borsa è un “investimento per il lungo termine”. Ognuno faccia le considerazioni che crede. Spesso però i piccoli investitori sono trattati come polli da spennare. Alcune volte dopo essere stati spennati vanno anche a finire nel forno. Sugli azionisti di minoranza che investivano per il lungo termine il nonno di Gianni Agnelli si esprimeva in maniera chiara e allo stesso tempo brutale. A guardare i risultati di molte IPO si può dire che non aveva tutti i torti.
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