- La percentuale di recupero è sempre superiore alla perdita;
- La percentuale di recupero cresce in maniera più che proporzionale rispetto al crescere della perdita. Se per esempio un titolo va da 100€ a 80€ e quindi subisce una perdita del -20%, il titolo (che quota 80€) deve crescere del +25% per ritornare a 100€. Se la perdita è del -40%, il titolo deve crescere del +66,67% per ritornare a 100€ e così via;
- Le perdite fino al -10% sono recuperabili; quelle tra il -10 e il -50% qualche volta si riesce a recuperarle. Oltre questo livello, diventano devastanti e quindi praticamente irrecuperabili. Un titolo che subisce una perdita del -80% deve avere un guadagno del +400% per ritornare al prezzo iniziale.
Ma è possibile che un titolo azionario perda il -70 o il -80% del suo valore? Tra i titoli degli indici S&P Mib e Midex dalla primavera 2002 ad oggi sono diversi quelli che (dividendi esclusi), hanno perso oltre il -70%: PIRELLI, SEAT PG, STM, ALITALIA, PIRELLI RE, RCS, RISANAMENTO, SAFILO, TISCALI. Quando un titolo perde il -70% del proprio valore, il capitale rimanente deve crescere del +233% per ritornare al valore iniziale. Tagliare le perdite. Chi opera sui mercati finanziari e non ha perfettamente chiaro questo concetto prima o poi viene severamente punito con perdite devastanti (leggi irrecuperabili). E' accaduto in passato e nel recente biennio 2007-2008. Succederà anche in futuro. Nel corso del 2008 l'indice MibTel ha perso il -48,66%. Per ritornare ai valori di inizio anno dovrà crescere del +94,78%. Non so se ho reso l'idea.