martedì 3 febbraio 2009

Borsa: un’operazione che si chiude con una perdita è un’operazione sbagliata?

Quando si chiude un'operazione di borsa con una perdita dobbiamo considerarla come un’operazione “sbagliata”?

NO se sono state seguite le regole previste dal proprio piano di trading, la perdita è comunque contenuta, quindi accettabile ma soprattutto recuperabile.
SI se non sono state seguite le regole previste dal proprio piano di trading, la perdita è pesante, quindi non accettabile ma soprattutto non recuperabile.

Più si lasciano correre le perdite e più è difficile recuperarle. Se si subisce una perdita del -10%, il titolo deve crescere del +11,1% per ritornare al prezzo iniziale. Se la perdita è del -30%, il titolo deve crescere del +42,86% e così via. Le perdite fino al -10% sono recuperabili; quelle tra il -10 e il -50% qualche volta si riesce a recuperarle. Oltre questo livello, diventano devastanti e quindi praticamente irrecuperabili. Un titolo che subisce una perdita del -80% deve avere un guadagno del +400% per ritornare al prezzo iniziale (formula della percentuale di recupero).
La conclusione è sempre la stessa: tagliare le perdite.

E’ una regola semplice da capire e, allo stesso tempo, molto difficile da applicare altrimenti non si spiegherebbe come una percentuale di oltre il 95% delle persone che investe in borsa accusa pesanti perdite. Le persone normali, “il parco buoi” ma anche molti gestori professionisti, non tagliano mai le perdite ma sperano sempre che i titoli risalgano e soprattutto non imparano mai dai loro errori. Errori che pagano a carissimo prezzo.