Ieri il CdA di BANCO POPOLARE ha deliberato il lancio di un'Opa totalitaria sul titolo BANCA ITALEASE al prezzo di 1,50 euro per azione. L’obiettivo è quello di ottenere il delisting e procedere alla riorganizzazione dell'istituto bancario «attraverso la concentrazione di parte delle sue attività e passività in società finanziarie di nuova costituzione». L'offerta è condizionata al raggiungimento di un'adesione di almeno il 90% del capitale.
Fin qui la notizia. BANCA ITALEASE nasce nel 1968 come espressione delle Banche Popolari e si sviluppa come società di riferimento per le operazioni di locazione finanziaria rivolte alle imprese, soggetti pubblici e privati. Opera con servizi e prodotti di leasing, factoring e finanziamenti a medio e lungo termine e strumenti di copertura dei rischi.
E’ stata collocata in borsa il 14 Giugno 2005 al prezzo di 10,5 euro per azione. Il titolo inizia a crescere, con una notevole tendenza al rialzo, e arriva fino alla quotazione di 56,5 euro nel Febbraio del 2007 guadagnando il +430% dal prezzo dell’Ipo.
Poi inizia una tendenza al ribasso molto marcata che porta il titolo fino ai livelli attuali di 1,462 euro, un prezzo molto vicino a quello dell’Opa di BANCO POPOLARE (1,5 euro per azione).
Proviamo a fare due conti. Se avessimo aderito all’Ipo del titolo BANCA ITALEASE a Giugno 2005, rispetto al prezzo di collocamento di 10,5 euro la nostra perdita sarebbe del -85,71%. C’è però un’ipotesi peggiore. Quella di aver acquistato il titolo a Febbraio 2007. In questo caso la nostra perdita sarebbe del -97,34%.
Un azionista “con prospettive di lungo termine” sarebbe passato da un guadagno potenziale del +430%, nella migliore delle ipotesi, ad una perdita reale del -85,71%.
Non rimanete mai con la speranza che i titoli risalgano. La speranza ha un prezzo molto alto. Su BANCA ITALEASE carissimo.
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PS – Per completezza di informazione aggiungo che BANCA ITALEASE ha distribuito due dividendi: il 24 Aprile 2006 (0,49 euro) e il 23 Aprile 2007 (0,78 euro) ma questo non sposta di molto le dimensioni delle perdite.
Fin qui la notizia. BANCA ITALEASE nasce nel 1968 come espressione delle Banche Popolari e si sviluppa come società di riferimento per le operazioni di locazione finanziaria rivolte alle imprese, soggetti pubblici e privati. Opera con servizi e prodotti di leasing, factoring e finanziamenti a medio e lungo termine e strumenti di copertura dei rischi.
E’ stata collocata in borsa il 14 Giugno 2005 al prezzo di 10,5 euro per azione. Il titolo inizia a crescere, con una notevole tendenza al rialzo, e arriva fino alla quotazione di 56,5 euro nel Febbraio del 2007 guadagnando il +430% dal prezzo dell’Ipo.
Poi inizia una tendenza al ribasso molto marcata che porta il titolo fino ai livelli attuali di 1,462 euro, un prezzo molto vicino a quello dell’Opa di BANCO POPOLARE (1,5 euro per azione).
Proviamo a fare due conti. Se avessimo aderito all’Ipo del titolo BANCA ITALEASE a Giugno 2005, rispetto al prezzo di collocamento di 10,5 euro la nostra perdita sarebbe del -85,71%. C’è però un’ipotesi peggiore. Quella di aver acquistato il titolo a Febbraio 2007. In questo caso la nostra perdita sarebbe del -97,34%.
Un azionista “con prospettive di lungo termine” sarebbe passato da un guadagno potenziale del +430%, nella migliore delle ipotesi, ad una perdita reale del -85,71%.
Non rimanete mai con la speranza che i titoli risalgano. La speranza ha un prezzo molto alto. Su BANCA ITALEASE carissimo.
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PS – Per completezza di informazione aggiungo che BANCA ITALEASE ha distribuito due dividendi: il 24 Aprile 2006 (0,49 euro) e il 23 Aprile 2007 (0,78 euro) ma questo non sposta di molto le dimensioni delle perdite.