martedì 24 marzo 2009

Borsa. Come individuare una società "potenzialmente" scalabile

Quando la borsa è bassa occorre studiare i patti di controllo tra i soci per capire quali sono le società scalabili”. Lo sostiene nel libro intervista di Fabio Tamburini “Misteri d’Italia” Aldo Ravelli, uno che di Piazza Affari ha fatto la storia.

Perché individuare le società “potenzialmente” scalabili? Perché è molto probabile che qualcuno tenti di acquisirne il controllo (soprattutto dopo un calo pesante delle quotazioni come è avvenuto in questi due anni) e quindi è possibile, nell’ottica di una strategia “LONG”, accodarsi al sicuro rialzo delle quotazioni.

Quali sono le società “potenzialmente” scalabili sulla Borsa Italiana? Il sito della Consob ci viene in aiuto. Qui è possibile individuare gli azionisti rilevanti e il capitale flottante presente sul mercato. Se la quota del mercato è inferiore al 50% la società non è scalabile. Maggiore è questa quota e più una determinata società potrebbe diventare un possibile obiettivo di potenziali raider.

Esempi:
Società potenzialmente scalabile: (Azimut Holding). Il mercato possiede l’82,35% di questo titolo.

Società non scalabile: (RCS). Sul mercato c’è solo il 17% del capitale di RCS. Il resto è nelle mani di azionisti rilevanti riuniti in un patto di sindacato. La società non è scalabile a meno che uno dei soci non decida lui di acquistare titoli sul mercato rompendo il patto di sindacato.

L’investimento del vostro tempo su questa analisi verrà ampiamente ripagato al primo rialzo del mercato azionario sull’obiettivo individuato.