mercoledì 30 dicembre 2009
Buon 2010
martedì 29 dicembre 2009
Borsa. Differenza tra investimento e speculazione
Qualunque persona acquisti in borsa titoli azionari ha come desiderio quello di guadagnare dal suo investimento ma c’è chi ci riesce con una certa regolarità (i professionisti), e chi no (i dilettanti). I secondi, quando perdono soldi, se la prendono con i primi accusandoli di “speculazione”. In realtà molte persone acquistano e vendono i titoli seguendo il proprio istinto, leggendo le notizie più svariate sui giornali, interpretando le voci e i “rumors” di mercato, non seguono alcuna metodologia, non sanno neanche cosa sia la gestione de rischio, ma soprattutto non immaginano neanche cosa significa gestire con professionalità e competenza un portafoglio azionario altrimenti non si spiegherebbe come molte delle persone che conosco perdano molto denaro in borsa.
In borsa chi perde soldi, invece di cercare di capire quali sono i propri errori, dice che gli altri sono “speculatori”.
lunedì 28 dicembre 2009
Calendario borsa italiana 2010
- tutti i sabati;
- tutte le domeniche;
- venerdì 1 gennaio (Primo giorno dell'anno);
- venerdì 2 aprile (Venerdì Santo);
- lunedì 5 aprile (Lunedì dell'Angelo);
- venerdì 1 maggio (Festa dei lavoratori);
- venerdì 24 dicembre (Vigilia di Natale);
- venerdì 31 dicembre (Ultimo giorno dell'anno);
martedì 22 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
Seguire la tendenza: Compagnie Industriali Riunite
venerdì 11 dicembre 2009
I rating degli analisti su SAFILO
Moody's ieri ha alzato il rating corporate di SAFILO da Caa3 a Caa2, e modificato il rating sulle probabilità di default a Caa3/LD da Ca/LD. In altre parole Moody’s vede un miglioramento della situazione della società perché, secondo loro, “riflette la percezione di Moody's che, in seguito al riuscito completamento dell'acquisto di parte delle note senior da HAL Holding, la possibilità di default della società si è ridotta".
Standard & Poor's la vede all’opposto ed ha abbassato il rating sul credito corporate a lungo termine di SAFILO a D ossia Default da SD, Selective Default. Contemporaneamente l'agenzia ha rivisto al ribasso anche il rating sul bond da 195 milioni di euro in scadenza nel 2013 emesso da SAFILO Capital International, portandolo a D da C. In altre parole SAFILO, secondo Standard & Poor's è una società che non rimborserà i propri debiti a medio termine ed è quindi vicina al fallimento.
Sono due giudizio molto diversi emessi per la stesso titolo, come spesso succede alle società di rating, perché ognuno fa le proprie considerazioni. Difficile sapere chi avrà ragione e chi torto ma è interessante rileggere oggi un vecchio articolo relativo alle previsioni delle società di rating su SAFILO.
mercoledì 9 dicembre 2009
I debiti delle industrie e la situazione delle banche
Queste sono le dichiarazioni del Governatore di Banca d'Italia Mario Draghi, intervenuto ieri ad un convegno finanziario.
Traduzione:
- Le grandi industrie nazionali ed internazionali sono molto indebitate e un aumento dei tassi di interesse sarebbe un effetto devastante sui loro bilanci;
- Il risanamento delle aziende durerà ancora parecchi anni;
- Le banche hanno concesso elevati prestiti alle aziende in difficoltà e non sono sicure che rientreranno dei loro soldi;
Personalmente diffidiamo da chi fa previsioni sui mercati finanziari ma questo è uno scenario preoccupante illustrato con chiarezza da una persona seria come Mario Draghi che, se confermato, non potrà che avere conseguenze anche sui mercati azionari e obbligazionari mondiali.
martedì 8 dicembre 2009
Il rischio di portafoglio per Larry Hite
“Per me comprare caffè, oro o IBM è la stessa cosa. In ogni caso, la mia posizione non sarà più dell'1% del mio portafoglio e in ogni caso non perderò più dell'1 o del 2%”
Il brano é tratto da un'intervista a Larry Hite da parte di Jack D. Schwager contenuta nel libro Market Wizard - Interviews with top trader, HarperBusiness - 1993.
lunedì 7 dicembre 2009
FTSE ALL SHARE - I primi 11 mesi del 2009
martedì 1 dicembre 2009
Sugli analisti finanziari (3)
Nigel Lawson, cancelliere dello Scacchiere, che rispondeva alle previsioni degli economisti della City sul peggioramento del deficit commerciale e sull'aumento dei tassi d'interesse. Dichiarazione rilasciata all'Observer, 3 luglio 1998.
giovedì 26 novembre 2009
Forza Relativa - Le azioni peggiori
mercoledì 25 novembre 2009
Forza Relativa - Le azioni migliori
martedì 24 novembre 2009
Borsa. L'importanza della Forza Relativa
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Un alto valore della Forza Relativa indica un titolo “leader” di mercato. Al contrario un basso valore indica un titolo “brocco” che quindi, nell’ambito della composizione del portafoglio, non vale la pena prendere in considerazione. L’incremento della Forza Relativa, calcolato rispetto al periodo precedente, è un altro ottimo indicatore sul comportamento del titolo rispetto all’indice.
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Secondo i dati delle chiusure di ieri, tra i titoli quotati alla borsa italiana, nell’ambito dei settori FTSE-MIB e FTSE-Mid Cap, il titolo che ha la forza relativa più alta è AMPLIFON con un valore di 397,4 mentre quello che fa riscontrare il valore più basso è TISCALI con 1,79.
lunedì 23 novembre 2009
Wall Street crash - La copertina del London Herald
venerdì 20 novembre 2009
Una previsione di borsa del 1929
Una settimana dopo, il martedì 29 ottobre 1929, l'indice Dow Jones della borsa di New York, perse quasi il 12% del valore del mercato in una sola seduta. Il giorno precedente l'indice aveva perso un altro 10%. Nei successivi quattro anni gli investitori americani videro il valore dei propri investimenti ridursi di circa il 50%. L’indice Dow Jones tornò ai livelli precedenti il 1929 solo nel 1954. Ma molti “guru” continuano tuttora a considerare l’investimento in borsa come “per il lungo termine”.
giovedì 19 novembre 2009
Le caratteristiche di un trader di successo secondo Monroe Trout jr
E' una frase di Monroe Trout Jr. Sconosciuto al grande pubblico. Una persona "low profile". Sembrano ovvietà o banalità. Sono soprattutto verità. Per chi non lo conoscesse, Monroe Trout Jr é uno che si é ritirato a vita privata a 40 anni dopo aver guadagnato con la sua società di investimenti (Trout Trading Management Co.) circa 900 mln di USD. Una sua intervista é stata pubblicata nel libro "The New Market Wizard". Adesso Monroe Trout si é trasferito con la famiglia alle Isole Bermuda.
mercoledì 18 novembre 2009
Seguire la tendenza: RISANAMENTO
martedì 17 novembre 2009
Borsa italiana: azioni sopravvalutate e sottovalutate – Novembre 2009
Il primo tra i titoli più sopravvalutati è AZIMUT dove, a fronte di un patrimonio netto di 219,5 mln di euro risulta una capitalizzazione di 1,3 mld di euro. La capitalizzazione è pari quindi a circa sei volte il patrimonio netto. Seguono BANCA GENERALI, dove la capitalizzazione è pari a circa il 500% del patrimonio netto, PRYSMIAN, MEDIOLANUM e AUTOGRILL con valori più bassi ed intorno a 4 volte il patrimonio netto.
lunedì 16 novembre 2009
Borsa. Un RISANAMENTO molto difficoltoso
Al termine del terzo trimestre del 2009 le perdite sono pari a 213,22 milioni di euro. Un dato preoccupante se si pensa che quelle dell’intero 2008 erano state di 213,737 mln di euro. Il peggioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del -26% quando erano state accusate perdite per 168,1 mln di euro. Cresce anche l’indebitamento. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2008 segnava quota 2,77 mld di euro. Al 30 settembre 2009 è salita a 2,858 mld.
Il Tribunale di Milano ha praticamente ratificato l’accordo sulla proposta di ristrutturazione della società immobiliare, evitandone così il fallimento ma questi numero sono veramente impietosi e il nuovo Consglio di Amministrazione avrà davanti a sé un compito immane. Dopo il regno di Luigi Zunino, RISANAMENTO passerà per la fase 2. Prima la ricapitalizzazione e poi un prestito convertendo. Il tutto sotto il controllo delle banche creditrici che, una volta sistemati i conti economici, venderanno la società risanata al miglior offerente sperando di rientrare dei loro soldi.
Chi ci ha rimesso le penne sono tutti quelli che hanno considerato RISANAMENTO un “investimento in campo immobiliare per il lungo termine”. RISANAMENTO nel 2002 quotava 2,130 euro. Venerdì il titolo ha chiuso a 0,499 euro. In sette anni una perdita del -76,60%. Rispetto ai massimi di Febbraio 2007 (8,780 euro) il titolo ha perso oltre il -94,3%. Perdite difficilmente recuperabili.
mercoledì 11 novembre 2009
Un detto su Wall Street
Anonimo trader
venerdì 6 novembre 2009
La fortuna nel trading
giovedì 5 novembre 2009
Il coraggio nel trading
mercoledì 4 novembre 2009
Trading system trend following: vantaggi e svantaggi
Lo svantaggio più consistente sta nel fatto che il mercato azionario non sempre è “in tendenza” ma spesso è anche in una situazione di “sideways” e cioè quando i prezzi hanno un movimento laterale. In questo caso, quando i minimi ed i massimi successivi raggiungono più o meno gli stessi livelli, i sistemi “trend following” generano i cosiddetti falsi segnali e di conseguenza delle perdite.
Tutti i trader di successo che vengono citati in questo blog utilizzano sistemi “trend following” perché i vantaggi sono comunque nettamente superiori degli svantaggi.
In borsa non è possibile acquistare al prezzo minimo e vendere al prezzo massimo. Per chi lo afferma ci sono due ipotesi: a) la persona è in malafede; b) la persona è assolutamente incompetente. In entrambe i casi statene lontani.
martedì 3 novembre 2009
Il grafico del "trend following"
lunedì 2 novembre 2009
I dividendi di FASTWEB
venerdì 30 ottobre 2009
Il consiglio di un veterano di borsa
E’ il consiglio di un operatore che opera in borsa da quando aveva i calzoni corti. Molti farebbero bene a seguirlo. Il problema è che invece siamo bombardati da previsioni da tutte le parti. Molti investitori vengono influenzati dalle stesse, spesso in maniera deleteria, con conseguenze devastanti per i loro portafogli.
mercoledì 28 ottobre 2009
I bilanci di FASTWEB
martedì 27 ottobre 2009
Trading. Intelligenza ed emozioni
venerdì 23 ottobre 2009
FASTWEB. Telefonia italiana, perdite svizzere
giovedì 22 ottobre 2009
Le regole di trading di Ed Seykota
1) Ride your winners
2) Cut your losses
3) Manage your risk
4) Use stops
5) Follow your system
6) Trash the news
La traduzione credo sia inutile
mercoledì 21 ottobre 2009
SAFILO. Dati di bilancio
martedì 20 ottobre 2009
SAFILO: l’ennesimo aumento di capitale
A dicembre 2005 c’era stato un altro aumento di capitale. I titoli erano stati emessi al prezzo di 4,900 euro. Da allora il titolo SAFILO ha perso il -87% … Un massacro finanziario per i piccoli azionisti … Invito tutti a leggere i consigli di alcuni analisti finanziari sul titolo SAFILO. Se dovete sbagliare fatelo da soli e la conclusione è sempre la stessa: ricordarsi di tagliare le perdite perché quando raggiungono certe percentuali è quasi impossibile recuperarle. Un titolo che perde il -87% per ritornare al prezzo iniziale deve crescere del +718%.
lunedì 19 ottobre 2009
Essere conservatori in borsa
Edmond Safra, fondatore della Trade Development Bank. Financial Times, 22 Gennaio 1983.
Questa frase di Edmond Safra può essere applicata non solo alla professione di banchiere ma anche e soprattutto a chi opera in borsa acquistando e vendendo azioni. In questo contesto la parola "conservatore" non ha nulla a che vedere con il senso "politico" ma quanto alla gestione del rischio di portafoglio.
venerdì 9 ottobre 2009
Quali sono gli elementi per un buon trading?
"Gli elementi per un buon trader sono: 1) tagliare le perdite, 2) tagliare le perdite, 3) tagliare le perdite. Se tu segui queste tre regole, puoi avere una chance di successo"
Tratto da un'intervista di Jack D. Schwager a Ed Seykota pubblicata nel libro Market Wizard
mercoledì 7 ottobre 2009
I report di Warren Buffett
martedì 6 ottobre 2009
Borsa: le tendenze primarie sull’FTSE-ALL SHARE
Considerazioni:
Seguire la tendenza. Operare in borsa seguendo la tendenza primaria. Le tendenze primarie in borsa esistono e durano anni. Operare in controtendenza, come fanno alcune volte molti investitori, cercando di acquistare i titoli ai minimi, non è consigliabile. Le tendenze quando iniziano non si sa mai quando finiscono.
Non operare in borsa con l’orizzonte del lungo termine. Se un investitore avesse acquistato a marzo 2002, ancora oggi avrebbe ancora una perdita del -23%.
venerdì 2 ottobre 2009
Borsa. Gestire una serie di operazioni in perdita
I trader professionisti che operano in borsa utilizzando un trading system sanno a cosa ci stiamo riferendo. Ma anche semplici investitori si sono trovati spesso a dover sopportare in borsa una serie di operazioni consecutive che finiscono con una perdita. Una situazione non piacevole da gestire sia finanziariamente che psicologicamente.
Come operare in borsa durante una serie negativa? Le possibilità sono tre:
- investire sempre lo stesso importo;
- investire un importo inferiore rispetto a quello dell’ultima operazione;
- investire un importo superiore rispetto a quello dell’ultima operazione;
Molte persone che conosco utilizzano la terza ipotesi perché “si devono rifare della perdita precedente”. Questa è però la strada che conduce a forti perdite di portafoglio. Ipotizziamo che una persona investa la prima volta 10.000 euro e perda il 5%, poi 11.000 perdendo il 6%, poi 12.000, 13.000, 14.000 e 15.000, perdendo tra il 7 ed il 10% ad operazione. In 6 operazioni l’ investimento è stato di 750.000 e la perdita di 58.000 euro. E stiamo parlando di perdite accettabili. Mai superiori al 10%.
La prima ipotesi è una strategia conservativa. Nell’ipotesi precedente, investendo sempre 10.000 euro, avendo le stesse perdite in termini percentuali, la perdita totale sarebbe stata di 45.000 euro.
La strategia adottata da molti grandi trader è la seconda. Di fronte di una serie consecutiva in perdita le posizioni di investimento vanno diminuite e non aumentate. In questo caso investendo prima 10.000 euro, poi 9.000, 8.000 fino a 5.000, la perdita totale sarebbe di 3.200 euro a fronte di un importo totale di 45.000.
Le performance di portafogli efficienti presentano sempre perdite limitate. Tagliare le perdite è sempre una strategia vincente.
giovedì 1 ottobre 2009
FIAT: dividendi e riflessioni
Molti investitori, sia piccoli che grandi, pensano che un alto rapporto DIVIDENDO / PREZZO sia un indicatore efficiente per scegliere un’azione. Nel libro “Market Wizard” William O’Neill, uno dei trader più famosi per le sue tecniche di “stock picking”, dice la sua sul tema dei dividendi. E’ una considerazione di “minoranza” ma in borsa bisogna prestare attenzione a ciò che dicono le minoranze perché la maggioranza è proprio quella che perde denaro.
mercoledì 30 settembre 2009
I dividendi di FINMECCANICA
martedì 29 settembre 2009
I prezzi della azioni non salgono più ...
Christopher Peach, studente di 16 anni, rovinato dal crollo del prezzo delle azioni dell'ottobre 1987. Daily Mail, 9 novembre 1987.
E' meglio non operare mai sui mercati finanziari in controtendenza ...
lunedì 28 settembre 2009
I dividendi di BULGARI
mercoledì 16 settembre 2009
Warren Buffett e la presunta efficienza dei mercati azionari
Da un'intervista a Warren Buffett attuale principale azionista della Berkshire Hathaway.Warren Buffett é il secondo uomo più ricco del mondo nella classifica della rivista Forbes nel 2009
martedì 15 settembre 2009
Obama a Wall Street: "non possiamo permettere alla storia di ripetersi"
Purtroppo per molti risparmiatori, la storia del capitalismo e dei mercati finanziari insegna proprio il contrario e cioè che la storia spesso si ripete ma soprattutto che i politici intervengono solo sempre “dopo” che i risparmiatori hanno accusato gravi perdite a fronte di crolli di borsa e/o fallimenti di società. Nell’Inghilterra del 1700 il “Bubble Act”, una legge che vietava l’emissione di azioni, venne varata dopo il fallimento della Compagnia dei mari del Sud che aveva causato forti perdite anche tra gli stessi parlamentari britannici. La politica del New Deal di Franklin Delano Roosvelt venne varata dopo il crollo di Wall Street del 1929. La riforma di Barack Obama viene varata dopo il fallimento della Lehman Brothers. I mercati finanziari non “sbagliano” ma soprattutto non si fanno regolare da nessun politico. Ci sono stati boom e crolli in passato. Ci saranno anche in futuro. E’ la natura stessa dei mercati finanziari.
lunedì 14 settembre 2009
Un portafoglio azionario prudente
Nella costituzione e nella gestione di un portafoglio occorre tener conto di numerosi fattori che influenzano in maniera marcata i risultati in termini di profitto e rischio: la liquidità dei titoli, il numero di titoli, la ripartizione del capitale sui titoli, la percentuale di reinvestimento degli utili, il peso di ogni singolo titolo (vedi anche sezione Metodologia), il timing di investimento.
Ci atterremo a qualche indicazione generale per la definizione di un portafoglio prudente riservandoci di trattare l’argomento nel dettaglio nel corso di articoli che pubblicheremo successivamente.
- Operare su titoli quotati in euro. Quando si opera su azioni estere non quotate in euro, oltre alla performance del titolo bisogna tener conto anche del rischio di cambio. Questo fa si che aumentano i rischi dell’investimento e quindi del portafoglio;
- Operare su titoli che abbiamo una larga capitalizzazione. Evitare di operare su titoli a bassa capitalizzazione e quindi non liquidi per i quali potrebbe presentarsi l’eventualità che il mercato, a fronte di un’offerta non abbia una corrispondente domanda. Operare sulle large e mid-cap. Evitare i “titolini”;
- Dividere il vostro capitale azionario in almeno 25-30 posizioni diverse;
- Non abbiate paura di rimanere liquidi. Se il mercato non presenta opportunità di investimento è meglio la liquidità;
- Nella scelta dei titoli privilegiare quelli che hanno avuto in passato una storia di utili per azione in crescita (EPS);
- Una volta aperta una posizione, fissare sempre un punto di uscita dalle vostre posizioni azionarie;
- Quando una azione parte al rialzo, seguire la tendenza;
- Non aumentare mai una posizione dopo una chiusura in perdita;
Sono indicazioni generali e comunque di buon senso per la gestione di un portafoglio “prudente”. Manca ancora la più importante: tagliare le perdite. Non abbiate paura di chiudere una posizione in perdita se la stessa è limitata. Se lasciate correre le perdite quella è la via principale per il disastro finanziario.
mercoledì 9 settembre 2009
RISANAMENTO: salvataggio e macerie
Il salvataggio di RISANAMENTO da un eventuale fallimento è quindi ora tecnicamente possibile ma della situazione finanziaria del gruppo immobiliare rimarranno comunque le macerie ovvero le perdite degli azionisti storici (-75% negli ultimi 7 anni).
lunedì 7 settembre 2009
Il trend following per Ed Seykota
Da un'intervista a Ed Seykota da parte di Jack D. Schwager contenuta nel libro Market Wizard - Interviews with top trader, HarperBusiness - 1993.
mercoledì 2 settembre 2009
I bilanci di FINMECCANICA
FATTURATO: negli ultimi cinque anni in crescita costante e con percentuali non trascurabili specialmente se si tiene conto dell’evolversi della situazione internazionale.
UTILE DI ESERCIZIO: una media di 0,628 mln di euro nei cinque anni senza mai un esercizio in perdita. Utili record nell’anno 2006 per oltre 1 mld di euro
ROE: Una media di 12,5 nei cinque anni. Il valore del 2008, di 10,13 è di poco sotto la media.
Nonostante questi buoni numeri di bilancio, la performance di borsa di FINMECCANICA nel 2008 (-50,43%) rispecchia quello che è successo sui mercati negli ultimi anni. Quando il mercato azionario crolla, i titoli vanno giù (quasi) tutti, sia quelli delle società che hanno buoni bilanci sia quelle che hanno numeri pessimi. L’importante è saperlo.
martedì 1 settembre 2009
La villa di Bernard Madoff
giovedì 27 agosto 2009
Capitalizzazione PIRELLI RE - Errata Corrige
Ci scusiamo con i lettori per l'errore
La redazione
mercoledì 26 agosto 2009
Il trader di successo secondo Daniel Gramza
“Un elemento che fa la differenza non è la tecnica di trading ma l’aspetto mentale del trader: la conoscenza della tecnica che si utilizza e, dell’ambito nel quale (il trader) farà bene e farà male”
Assunzione di responsabilità
“Un altro elemento è l’assunzione della piena responsabilità di quello che fanno: quando un trader esegue un’operazione deve essere ben cosciente che è sua la responsabilità dall’inizio alla fine”
Costanza e disciplina
“Il trader di successo è disciplinato ed estremamente costante nella sua azione. Oltretutto è una persona fiduciosa, ottimista e a suo agio con il proprio approccio al trading”
Lavoro duro
“Il trader fa un’enorme mole di lavoro preparatorio e sa perciò come reagire ad ogni situazione di mercato. Non si troverà mai paralizzato di fronte agli eventi del mercato perché ha studiato tutte le possibili situazioni, probabili e improbabili, e sa perciò in anticipo come reagire"
Saper perdere
“Il trader bravo sa quanto perderà in anticipo se le cose non dovessero andare per il verso giusto”
Questo è il pensiero di Daniel Gramza: un trader di successo e allora Presidente della Gramza Capital Management tratto da un’intervista a Vincenzo Sciarretta pubblicata da Borsa & Finanza.
lunedì 24 agosto 2009
Analisi azioni sopravvalutate e sottovalutate
Il primo tra i titoli più sopravvalutati è TISCALI dove, a fronte di un patrimonio netto di soli 4,7 mln di euro c’è una capitalizzazione di 195 mln di euro. Seguono AZIMUT, dove l’indice di valutazione indica che la capitalizzazione è pari a 5 volte il patrimonio netto, BANCA GENERALI, MEDIOLANUM e AUTOGRILL con un valore leggermente più basso.
martedì 11 agosto 2009
Buon Ferragosto
lunedì 10 agosto 2009
Che lavoro fai? Il trader
D. Che lavoro fai?
R. Mi occupo di trading sui mercati finanziari
D. Interessante … ho investito nel passato in fondi e sicav azionarie ma sto perdendo molti soldi … sono sotto mediamente del 60% su alcune posizioni … non mi fido più della borsa
R. Non è un problema di fiducia. L’investimento in borsa semplicemente non è per il lungo termine. Lo dicono i numeri.
D. Non capisco ... negli articoli pubblicati sui giornali specializzati che ho letto più volte si parla di borsa spesso di investimento per il lungo periodo.
R. Il lungo termine è un argomento che viene utilizzato quando non si sa che dire …
D. Che azioni consiglieresti per il prossimo periodo?
R. Fare previsioni in borsa è impossibile. In ogni caso la scelta dei titoli è solo uno degli aspetti da considerare. Il timing di entrata o uscita e l’ammontare di ogni singolo investimento sono argomenti altrettanto importanti se non più importanti della scelta di un titolo
D. Non ti vuoi sbilanciare. Non mi vuoi rivelare i tuoi segreti …
R. Guarda che nel trading non ci sono segreti e non esiste assolutamente il Santo Graal, solo lavoro e studio duro. Inoltre la composizione del portafoglio è uno degli aspetti più difficili di questo lavoro
D. Che consiglio ti senti di darmi per la gestione degli investimenti?
R. Solo uno. Ma è quello più importante: tagliare le perdite
D. Non capisco. Cosa significa?
R. Più una perdita assume dimensioni consistenti e più è difficile recuperarla. Un titolo che perde il 50% deve crescere del 100% per tornare al valore iniziale. Un titolo che perde il 60% deve crescere del 150%. E così via … Adesso è più chiaro?
D. Sono sotto del 60% e per riavere i miei soldi le mie posizioni devono crescere del +150% … non ci avevo mai pensato …
R. Questo aspetto è fondamentale. Se uno lo comprende non avrà mai più perdite pesanti in borsa. Poi, quando una persona capisce come si perde allora potrà iniziare a studiare come si fa a guadagnare.
D. … il 150% … chissà se succederà mai …
R. Chissà …
mercoledì 5 agosto 2009
I bilanci di BULGARI
martedì 4 agosto 2009
Borsa: azionisti di minoranza e di maggioranza
“Tse se ‘n asiunista ‘d minoranza”?
“Certament”
“Alura tse se ‘n cujun!”
Un’analisi breve, diretta e spietata di come troppo spesso vengono considerati gli azionisti di minoranza da quelli di maggioranza: un immenso parco buoi.
lunedì 3 agosto 2009
Trading: l'importanza di capire i propri limiti
venerdì 31 luglio 2009
RISANAMENTO. L’iter giudiziario
giovedì 30 luglio 2009
RISANAMENTO. Meglio le dimissioni che il fallimento
martedì 28 luglio 2009
Gli impietosi bilanci di RISANAMENTO
lunedì 27 luglio 2009
Daniel Gramza: elementi per un trading di eccellenza
Da un’intervista a Daniel Gramza, Presidente della Gramza Capital Management al settimanale Borsa e Finanza.
mercoledì 22 luglio 2009
Borsa. Lo sboom di RISANAMENTO
E’ notizia recente che a Milano, il Pubblico Ministero Roberto Pellicano ha chiesto il fallimento di RISANAMENTO, la società immobiliare di Luigi Zunino che, dopo aver accumulato perdite per 305,7 mln di euro negli ultimi due anni, ha accusato perdite del primo trimestre 2009 pari a quasi 50 milioni di euro.
Cosa è accaduto in borsa al titolo RISANAMENTO negli ultimi anni? Nel 2003 il titolo ha avuto una performance lievemente positiva (+3,93%), poi, in concomitanza del crescere dei prezzi degli immobili, è salito come un missile: 2004, +37,6%, 2005, +89,5%, 2006, +116,36%. Sembrava una salita infinita. Invece negli ultimi due anni c’è stato il crollo verticale. 2007, -54,94% e 2008, -88,42%. I guadagni degli anni precedenti sono stati in pratica letteralmente bruciati.
Un investitore di lungo termine che avesse acquistato RISANAMENTO nel 2002 (quotazione di 2,130 euro) adesso che il titolo fa registrare una quotazione di 0,359 euro, si ritroverebbe con una perdita del -83,14%. Rispetto ai massimi di Febbraio 2007 (8,780 euro) il titolo ha perso oltre il -95%. RISANAMENTO comunque adesso è sospeso in borsa da cinque giorni in attesa di sviluppi relativi alla richiesta di fallimento.
E’ molto difficile, se non impossibile recuperare queste perdite,quindi ricordatevi sempre di tagliarle per tempo altrimenti è possibile che vi ritroviate con un pugno di mosche in mano.
martedì 21 luglio 2009
Titoli sopravvalutati e sottovalutati (Luglio 2009)
In altre parole la capitalizzazione di questa società immobiliare risulta essere circa il 6% del patrimonio netto. Seguono ITALMOBILIARE, un’altra società che si occupa di trading e investimenti immobiliari, quindi SAFILO GROUP, ITALCEMENTI e UNIPOL.
TISCALI rimane anche a Luglio 2009 l’azione più sopravvalutata. Seguono AZIMUT, BANCA GENERALI e MEDIOLANUM. Chiude la classifica GEOX, la società veneta che produce scarpe ed accessori che presenta una capitalizzazione pari a circa 3 volte il patrimonio netto.
venerdì 17 luglio 2009
ALITALIA rimborso di bond e azioni. A proposito di taglio minimo
“Per gli importi inferiori a euro 1.000 si provvede ad assegnare provvisoriamente un titolo di Stato del taglio minimo al conto di deposito titoli di cui al comma 4. L’intermediario finanziario che provvede alla comunicazione di cui al comma 5, lo detiene in nome e per conto del soggetto interessato e provvede, alla scadenza pattuita, a riversare all’entrata del bilancio dello Stato la differenza tra il valore del titolo di Stato e il controvalore delle obbligazioni e delle azioni trasferite dall’interessato al Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi delle disposizioni seguenti”
Questo significa che si può aderire alla proposta di rimborso dei bond e delle azioni ALITALIA anche per importi inferiori ai 1.000 euro senza versare la differenza tra la cifra cui si ha diritto e i 1.000 euro che sono il taglio minimo dei titoli di stato.
Il termine ultimo per aderire alla proposta di rimborso dello Stato Italiano è il 31 Agosto 2009 tramite il proprio intermediario finanziario.
giovedì 16 luglio 2009
Il lungo termine per John Maynard Keynes
E' una citazione di John Maynard Keynes
mercoledì 15 luglio 2009
Rimborso di bond e azioni ALITALIA. Meglio di niente ...
Per i bond-holder il decreto prevede un rimborso pari a 0,262589 che rappresenta il 70,97% del valore nominale delle obbligazioni detenute fino ad un valore massimo di rimborso di 100.000 euro.
Per gli azionisti, il decreto stabilisce che le vecchie azioni ALITALIA potranno essere cedute al Ministero dell’Economia e delle Finanze ad un prezzo di 0,2722 euro, circa il 50% del valore medio dell’ultimo mese di contrattazioni del titolo ALITALIA, fino ad un valore massimo di rimborso di 50.000 euro per azionista. L’ultimo prezzo fatto registrare dal titolo ALITALIA, prima della sospensione il 3 Giugno 2008, era di 0,445 euro.
Il rimborso verrà effettuato tramite emissione di Titoli di Stato, con scadenza 31 Dicembre 2012 e, come tutti i titoli di Stato, il taglio minimo sarà di 1.000 euro. Il termine di scadenza per l’accettazione della proposta è il 31 Agosto 2009.
I possessori di bond o azioni ALITALIA che vorranno aderire a questa proposta dovranno presentare, tramite il proprio intermediario finanziario, una richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella quale ci si impegnerà a trasferire allo Stato Italiano tutte le azioni ed obbligazioni ALITALIA possedute e la rinuncia irrevocabile ad intraprendere eventuali azioni legali. La proposta verrà automaticamente estesa anche a coloro che avevano aderito alla precedente proposta di rimborso.
Per chi possiede pacchetti piccoli di azioni o obbligazioni però c’è un ulteriore complicazione. Nel caso che per esempio si posseggano 1000 azioni ALITALIA, il rimborso sarebbe di 272,20 euro in Titoli di Stato. Il valore nominale di un Titolo di Stato è però di 1.000 euro e quindi il risparmiatore dovrà, tramite l'intermediario finanziario, versare la differenza di 727,8 euro tra i 1.000 euro ottenuti e i 272,20 euro a cui il possesso delle 1000 azioni gli darebbe diritto.
In alternativa le azioni e le obbligazioni ALITALIA potrebbero avere un mercato e quindi si potrebbe trovare un altro azionista o obbligazionista, con la necessità di arrotondare il controvalore, a cui vendere i 1000 titoli posseduti.
E’ una proposta migliore rispetto alla precedente che prevedeva un rimborso del 30% per gli obbligazionisti e assolutamente nulla per gli azionisti. In ogni caso è nettamente inferiore alle promesse che erano state fatte in sede di campagna elettorale su ALITALIA. Ma questa è un’altra storia.
martedì 14 luglio 2009
Seguire la tendenza: Jesse Livermore
Con queste parole Jesse Livermore vuole ribadire due importanti concetti:
- In borsa è importante anche rimanere liquidi, soprattutto nei momenti di incertezza dei mercati, quando questi non esprimono una “tendenza” ben definita. In altre parole è fondamentale stare fermi nelle situazioni di “sideways”;
- aprire le posizioni (al rialzo o al ribasso) solo quando questo equilibrio viene modificato da una violazione del prezzo che taglia al ribasso il supporto o al rialzo la resistenza;
I trader che operano sui mercati finanziari utilizzando i break-out, queste situazioni le conoscono bene. In borsa comunque non molti operatori comunque riescono a rimanere fermi nei momenti di incertezza. Spesso la maggioranza dei trader, anche professionisti, viene colta da “bulimia” da investimento. Un errore che spesso si paga molto caro.
(*) Il brano é tratto da "Reminiscences of a Stock Operator", libro intervista di Edwin LeFèvre a Jesse Livermore. The Sun Dial Press, Inc. Garden City, New York, Copyright 1923 by George Doran Company.
martedì 7 luglio 2009
Investimento e razionalità per Warren Buffett
Da un'intervista a Warren Buffett attuale principale azionista della Berkshire Hathaway.
Warren Buffett é il secondo uomo più ricco del mondo nella classifica della rivista Forbes nel 2009
lunedì 6 luglio 2009
Le previsioni dei guru negli investimenti in borsa
Conclusione:
a) Fare previsioni in borsa è possibile ma è anche molto facile sbagliare. Quando si sbaglia però bisogna ammettere l’errore uscendo da quel titolo chiudendo velocemente la posizione in perdita. Non tutti lo fanno.
b) Non vi fidate dei consigli dei “guru”. Se dovete sbagliare allora fatelo con il vostro cervello. I “guru” fanno i guru, tanto i soldi sono degli altri. E ricordatevi che due premi nobel hanno fatto fallire il fondo LTCM;
c) La scelta dei titoli da tenere in portafoglio è solo una delle componenti per ottenere buoni risultati nella gestione dei portafogli azionari. Altrettanto lo sono il timing di entrata e di uscita dalle singole posizioni, quanto investire sulla singola posizione, ecc.
venerdì 3 luglio 2009
Investimenti e bombe a tempo
Ad un certo punto della mia vita professionale ho lavorato con un dipendente di una famosa banca di affari. Mi ha raccontato un colloquio con un managing director di questa società di investimenti che una volta gli ha confidato: “Non capisci il nostro business model? Noi vendiamo bombe a tempo e le spostiamo da cliente a cliente. Il trucco è di essere sicuri che non siamo noi a tenerle in mano quando scoppiano”
Se questi sono i dirigenti delle banche d’affari allora diventa più chiaro perché qualcuna di queste è fallita e diverse altre sono state salvate in extremis. Le bombe che sono scoppiate erano atomiche e purtroppo hanno fatto strage non solo di dirigenti di banche di affari ma, purtroppo, soprattutto dei loro clienti.
giovedì 2 luglio 2009
Trend following. Ranking Fondi
I numeri relativi alle performance sono impressionanti, soprattutto tenendo conto che negli ultimi 2-3 anni i mercati azionari mondiali hanno più che dimezzato il loro valore.
mercoledì 1 luglio 2009
Le conseguenze sui risparmiatori della truffa di Bernard Madoff
E’ notizia di questa settimana che Bernard Madoff sia stato condannato a 150 anni di carcere dalla Corte del Distretto Federale di Manhattan. E’ reo confesso di aver ideato la più grande truffa della storia del risparmio e degli investimenti in USA. Molti investitori americani e non hanno perso tutti i lori risparmi. Queste sono le loro toccanti testimonianze inviate al giudice del tribunale di New York Danny Chin. La durissima condanna di Madoff, che passerà probabilmente il resto della vita in carcere, ci dice che in USA esiste, per questi casi, perlomeno una giustizia. Nel nostro paese per vicende analoghe non è stata utilizzata la stessa fermezza
martedì 30 giugno 2009
I dividendi di MEDIASET
Quelli sopraindicati sono i dividendi distribuiti ai propri azionisti da MEDIASET dal 2002 al 2009. L’ammontare totale è di 2, 700 euro. L’ultimo valore della tabella indica il rapporto DIVIDENDO/PREZZO, un indicatore molto usato dagli investitori per valutare il rendimento di un titolo. MEDIASET, specialmente negli ultimi anni, presenta un rapporto DIVIDENDO/PREZZO molto alto. Apparentemente MEDIASET ha concesso agli azionisti un ottimo rendimento. Nel 2009 addirittura tale valore è di 8,98%!
Si dimentica troppo spesso però che un’azione non è un’obbligazione e il rendimento globale dell’investimento azionario è dato dal capital gain (o capital loss) + i dividendi incassati. Nel caso di MEDIASET il rendimento globale per un investitore che avesse acquistato il titolo a inizio 2002 compresi i dividendi è del -29,30 %: una perdita molto consistente.
lunedì 29 giugno 2009
MEDIASET. Macro analisi e maxi perdite
Ogni tanto capita di incontrare persone e si scoprono storie di borsa veramente incredibili. Un costruttore molto facoltoso, decide, su consiglio di una famosa società di private banking, di acquistare il titolo MEDIASET. Siamo nel lontano 2002. Il costruttore ed il private banker sono d’accordo sulla macro-analisi su questo titolo. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni appena un anno prima ed ha una maggioranza schiacciante in Parlamento. MEDIASET ha ottimi bilanci, è una società ben gestita e non può che trarre beneficio da questa situazione. MEDIASET quindi non può che salire in borsa. Un ottimo investimento per il lungo termine. A marzo 2002 il costruttore acquista 50.000 titoli MEDIASET a circa 10 euro per un investimento di 500.000 euro. Se lo può permettere.
venerdì 26 giugno 2009
Perché molti trader perdono denaro?
“Prima di tutto, la maggior parte dei trader non ha una strategia vincente. Secondo, fra tutti quei trader che hanno definito una strategia, molti non ne seguono le regole. Il trading mette pressione sugli aspetti umani più deboli e va a mettere in evidenza il tallone di Achille di ogni persona”
mercoledì 24 giugno 2009
L'importanza del ROE
ROE = (Utile Netto / Patrimonio Netto) * 100
martedì 23 giugno 2009
Recessione crisi e ripresa
Lord Len Murray, ex Segretario Generale del Trades Union Congress. Discorso alla TUC Women’s Conference, marzo 1983.
lunedì 22 giugno 2009
Borsa italiana. Titoli sopravvalutati o sottovalutati (Giugno 2009)
I risultati sono ordinati in ordine decrescente nella tabella sopraindicata. Il titolo più sottovalutato rimane ITALMOBILIARE dove, a fronte di una capitalizzazione di 516,8 mln di euro, risulta un patrimonio netto di circa 5,4 mld di euro con un rapporto di 9,43. In pratica la capitalizzazione è meno di 1/10 del patrimonio netto. Seguono PIRELLI REAL ESTATE, SAFILO GROUP e ITALCEMENTI. Per ultimo un titolo bancario come BANCO POPOLARE con un rapporto tra capitalizzazione e patrimonio netto di 31,36 (circa 1/3 del patrimonio netto).
Il titolo più sopravvalutato è TISCALI, la società di telecomunicazioni, con una capitalizzazione che vale circa 20 volte il patrimonio netto, quindi AZIMUT, BANCA GENERALI e MEDIOLANUM. Chiude la classifica GEOX, la società di Mario Moretti Polegato che produce e commercializza scarpe ed accessori che presenta una capitalizzazione pari a circa 3 volte il patrimonio netto.
venerdì 19 giugno 2009
Un investimento in borsa per Isaac Newton
mercoledì 17 giugno 2009
ENI. Dividendi e performance azionaria
Il totale dei dividendi distribuiti agli azionisti della società petrolifera in questi anni è stato di 8,100 euro. Se calcoliamo anche i dividendi la performance totale del titolo ENI è del +63%, più o meno il 7% l’anno (ipotesi di dividendi incassati e non reinvestiti nel titolo). Una performance molto buona specialmente se viene paragonata alle pesanti perdite che hanno fatto registrare molti altri titoli quotati nella Borsa Italiana nello stesso periodo.
martedì 16 giugno 2009
ENI. Dati di bilancio e KPI
I valori del ROE sono molto buoni in termini assoluti. Nel 2008 il ROE, pur attestandosi su un valore più che buono e pari a 19,70 ha fatto registrare una marcata flessione rispetto all’anno precedente del -21,86%.L'ultimo valore della tabella sulla destra é la performance di borsa, in termini percentuali, del titolo ENI nei 5 anni oggetto di analisi (dividendi esclusi). Nei prossimi giorni verranno analizzati anche i dividendi del titolo ENI.
Al 31 dicembre 2008, l'indebitamento a breve termine di ENI è di 6,9 miliardi di euro mentre l’indebitamento totale risulta essere pari a 20,8 miliardi di euro. E’ una società che presenta un livello di indebitamento globale molto più basso rispetto per esempio ad società come ENEL che presenta debiti di poco inferiori al fatturato.
lunedì 15 giugno 2009
L’azienda migliore per Warren Buffett
Warren Buffett é il secondo uomo più ricco del mondo nella classifica della rivista Forbes nel 2009
venerdì 12 giugno 2009
ENEL. Aumento di capitale. Aderire o no?
ENEL è una società che produce ottimi utili ma ha anche un fortissimo indebitamento e gli alti dividendi non hanno compensato le perdite di borsa. Sulla politica dei dividendi è stato chiarissimo William O’Neal. Sugli investimenti per il lungo termine in borsa abbiamo scritto ampiamente. In borsa il lungo periodo non premia a meno che non si opera come Warren Buffett. Ma non é per niente semplice e soprattutto non tutti sono bravi come Warren Buffett.
Mettere i propri risparmi in Bot negli ultimi 7 anni, reinvestendo il 100% gli utili, avrebbe reso molto più che investire in ENEL ed il rischio di investimento sarebbe stato (quasi) zero. La matematica non è un opinione.